martedì, ottobre 28, 2008

Dammi la pioggia, la pioggia, la pioggia che batte sul tetto d'assicelle, è la migliore amica di rose e ispirazione

Riflettevo sull'estro e sull'illuminazone artistica. Pensavo agli sconfinati eserciti di uomini e di donne che dedicano frammenti della loro vita a un'arte. Musicisti e scrittori, poeti e cantanti, pittori, vignettisti, attori e fotografi: degli italiani tutto si può dire tranne che manchi loro inventiva e creatività anche se come è ovvio (e giusto) solo a pochi è dato coltivare da professionisti queste passioni. Notavo però come, soprattutto tra i più giovani - ma non solo - sia diffusa una certa "arroganza" o se preferite mancanza di umiltà che si esplica nel ritenere superflua per se stessi la gavetta e l'apprendimento. Sembra quasi che la predisposizione per un determinato campo sia di per se stessa l'unica qualità richiesta ai nostri artisti del futuro e non la base minima di partenza per intraprendere un percorso lungo, duro e quantomai difficile. Ammesso che questa predisposizione si abbia - perchè, permettetemi, c'è un buonismo diffuso che induce tutti a credere che "volere è potere", quando ciò non è vero: non si può cavar sangue dalle rape- dicevo, ammesso che questa predisposizione si abbia il nostro aspirante artista, prima di potersi definire tale, dovrà apprendere tecniche e metodi, con sudore e se necessario, sangue! Intendiamoci, non c'è niente di male a strinpellare una chitarra pur non avendo le doti di Jimi Hendrix o tentare un gorgheggio senza la maestria della Callas, ma è giusto avere coscenza della differenza tra se stessi e un Pavarotti! Non rifugiamoci dietro frasi tipo "Sì, lui forse ha la tecnica, ma vuoi mettere Pallino, quanto era espressivo?!!!" Ma per favore...Un'altra cosa: l'arte secondo me va vissuta prima di tutto come uno stimolo interiore a fare e creare, no, più di uno stimolo, un bisogno, per se stessi. Se poi il proprio messaggio è compreso e condiviso, se è apprezzato, se piace, se ha una sua universalità e se davvero si ha talento, le porte del successo si potrebbero spalancare, in caso contrario...Be', non importa. Non è successo niente. Ma ultimamente sembra che non vada così. Avverto su tutti i media, la smania di certi personaggi dalle dubbie capacità di esibirsi, di mostrarsi, di rivendicare allori che, in tutta onestà, non mi sembra che meritino e in tutta questa loro foga non avverto affatto il loro bisogno di fare e creare. La spinta è quella di ottenere successo, di arricchirsi, firmare autografi. Eccolo il sacro amore per l'arte! A tutti loro posso dire solo...Ma andate a lavorare... Lo ammetto...Sono incappata in un paio di programmi televisivi che avrei dovuto evitare come la peste :P

sabato, ottobre 18, 2008

Il mio sesto senso e mezzo

Oggi pioverà o ci sarà il sole, lui arriverà in ritardo, qualcuno mi chiamerà dopo tanto tempo, succederà qualcosa di bello...Sensazioni a fior di pelle che nella mente non si articolano in veri pensieri ma fermentano a livello incoscente e colpiscono come una rivelazione quando accadono davvero. Non riusciamo a spiegarci come facevamo a saperlo, ma in certi giorni è come se un suggeritore segreto ci avvertisse di quello che ci aspetta. Certo, a livello statistico sono più le volte che non ci prendiamo che quelle in cui le nostre intuizioni sono giuste e nel caso di un pronostico esatto, anche involontariamente, abbiamo tenuto conto di tutta una serie di indizi che, messi insieme, potevano aiutarci a risalire alla verità. Ma ci sarà un caso su mille in cui quel che avviene avviene senza un motivo palese, eppure noi "ce lo sentivamo".
"Sarà la volta buona", "Mi parlerà", "Qualcosa cambierà"... Anche a me capita di rado, ma mi capita e in quei frangenti mi sento un po' veggente, un po' chiromante, un po' sensitiva nei confronti del mondo e di chi mi circonda. Senza spingersi nel campo dei superpoteri, qualcuno ha qualche sesto senso e, magari anche un altro mezzo in più? =)

lunedì, ottobre 06, 2008

Pimpuru pampuru parimpampù!

Oh, quei mitici cartoni degli anni '80, pieni di ragazzine/maghette che, con una improbabile formula magica e un accessorio da 4 soldi si trasformavano nell'eroina/personaggio cool/popstar del momento. Chi di noi dolci fanciulle non ha mai impugnato una spazzola o un manico di scopa gridando "Gira e Spera il desiderio si avvera?". E quella possibilità sovrannaturale di trasformarsi in pochi attimi e di dare così una nuova piega alla nostra esistenza veniva vissuta con incredibile fascino.E' buffo pensare che dopo tanti anni, quel fascino, quella sorta di invidia, quella nascosta speranza, resiste in un piccolo angolo della mente. Specchiarsi e vedersi diverse, scoprire qualità nascoste, sentirsi rinnovate. Nella realtà non è facile ottenere questi risultati, però ci sono tante piccole cose che si possono fare per avvicinarcisi. Qualche giorno fa, per esempio, ho tagliato i capelli e dato loro una sferzata di colore, ma a volte può bastare anche meno, tipo un cappellino nuovo, o iniziare un corso di yoga, fare volontariato, leggere un libro, conoscere una persona. Questi episodi hanno il potere di influire sul nostro umore e impercettibilmente cambiarci un po'. E sono questi aspetti della vita che mi fanno riflettere, a volte, su quel pizzico di magia che porta in sè perfino il più semplice dei gesti quotidiani.