giovedì, dicembre 23, 2010

Uomini e re

Guardare le persone può essere fonte di ispirazione.  Se ne stanno lì, a passeggiare per i fatti loro, intenti in pensieri che non ci riguardano. Hanno vite, in quelle case e in quegli uffici in cui non entreremo mai, e sogni. C'è qualcosa di più insondabile dei sogni di un altro? Non che sia tutto oro quello che luccica: immaginiamo quante monetine vengono sperperate nelle fontane o quante stelle cadenti consumano le loro scie nel cielo affinchè un'umanità senza fantasia invochi amore, soldi o ritorni.  Non c'è nulla di vile in questo, ma credo che nella regione del Desiderio bisognerebbe osare in quanto la volontà cambia la realtà. C'è questo ragazzo. Lo potresti incontrare in discoteca o a una festa perchè ama la compagnia e divertirsi, non diresti mai che in TV guarda sempre solo la pubblicità o che quando cammina in fretta per strada con aria distratta è perchè ascolta The Economist con la sua nuova applicazione. Dimentica o tralascia  tutto ciò che riguarda se stesso, compreso il sonno, ma gestisce milioni di altre cose con precisione. Sa rimanere senza parole,  ma conosce tante lingue. Lavora tanto e a  volte si sente perso, ma un  giorno vorrebbe diventare presidente. Non si è scelto un sogno facile, ma i sogni non dovrebbero esserlo!
Lo sanno bene ballerine, astronauti, piloti e piccoli re.