lunedì, giugno 30, 2014

Osa essere tenero!

Che ci posso fare? Questa pubblicità della Milka mi piace! A distanza di anni mi piace ancora! Mi piace l'espressione placida della mucca che invita alla tenerezza, il tono della voce narrante, e mi piace che sia stata scelta la parola  "osare"!
Esiste un folto stuolo di uomini e donne che di certo stenterà a comprendere l'utilizzo di questo termine in relazione alla tenerezza. Donne che riempiono diari e agende di cuoricini, che a S. Valentino passano ore ai fornelli per realizzare manicaretti più o meno riusciti, che non riescono a comporre una frase di senso compiuto che non faccia riferimento, seppur vago, alle loro storie e che anche se in presenza di altri esseri umani, non sono in grado di stare vicine al loro Ammore, senza abbracciarlo, imboccarlo, o comunque trovare il modo di imbarazzarlo. E poi ci sono uomini, un po' meno a dire il vero, che scrivono biglietti e poesie di dubbio gusto, regalano sempre e solo peluches, hanno un vocabolario composto dalle frasi che si trovano nei Baci Perugina e usano i muri per scrivere alla loro amata cose che il resto del mondo sarebbe felice di ignorare. Per queste persone essere teneri non è difficile: vivono n un mondo di panna e  zucchero filato, che si sgretola e si trasforma in tragedia a ogni litigio e rifiorisce ad ogni riappacificazione. Ma la mucca Milka non è stata chiamata in causa per loro! Nossignore! La dolce mucca è nata per tutti coloro che arrossiscono al solo al pensiero di avvicinarsi al fioraio, uomini e donne che si sono esibiti innumerevoli scene mute di fronte all'oggetto dei loro desideri, un esercito di cinici che però, in fondo, ci crede ancora. Ce ne vorrebbero di più di mucche viola pronte a dare la spinta quando serve. Perché davvero, ci sono momenti in cui la tenerezza servirebbe per un migliaio di buoni motivi ma tutto ciò che ci riesce è farfugliare un buongiorno e studiare il nodo dei lacci delle scarpe. Per questo la parola chiave è osare. Ricordatevi di osare, sempre! O forse lo fate già? :)

giovedì, giugno 26, 2014

A volte devi solo ballare con la musica che c'è

Sto ristrutturando casa. O meglio, ho finito di ristrutturare casa 6 mesi fa. Da allora però mi son guardata bene dall'inaugurarla perché non ho trovato  il mobile che dico io per il salotto né le tende della giusta sfumatura di verde. Sì, voglio le tende verdi.  Non ho nemmeno pianificato le vacanze: speravo nel miracolo, fosse mai che per una volta mi riuscisse di partire con qualcuno invece di dover investigare su quale delle mie amiche si fosse ritrovata single a ridosso dell'estate. Non sono ancora andata al mare, immaginando che due chiletti fosse ancora possibile perderli prima di doversi sottoporre alla prova costume. Non vado a correre, perché fa caldo,  non cerco un lavoro migliore perché tanto c'è la crisi e quindi non si trova niente e non scrivo sul blog da un anno perché non ho cose particolarmente interessanti da pubblicare. E' cambiato qualcosa? Naturalmente no, e dubito che le cose cambieranno. Voglio dire, anche aspettando, l'estate romana non diventerà più fresca, la mia casa non sarà più abitabile con una tenda in più o io più bella riducendo di un centimetro la circonferenza cosce. E come potrebbe la mia vita diventare interessante? Perdindirindina! Hanno inventato il dog surfing e il lancio del nano  eppure il mondo resta mediamente un posto monotono!
Quello che è cambiato è che mi sono stufata. Ho capito che non esistono i momenti giusti. Esistono solo i momenti. E non esiste la perfezione. Ci siamo solo noi e le nostre insicurezze, gli unici limiti sono quelli che noi stessi ci diamo.
E adesso, credo di dover organizzare un party. @_@

P.S. un baciotto a tutti quelli che passano ancora di qui :)