domenica, giugno 29, 2008

Non ho mai avuto ragione nella vita ma questa volta avevo proprio torto...

Dopo mesi di assenza, ecco una nuova escursione nell' universo delle chiavi di ricerca e per la precisione quelle che hanno condotto a questo blog! E' vero, per lo più si tratta di frasi più o meno poetiche e fastidiosi ritornelli ma vi è una manciata di affermazioni un tantino diverse...a giudicare da alcune il mio blog potrebbe sembrave un luogo dai dubbi contenuti o_0.
Nella top ten delle ricerche resta imperterrita la De Filippi nuda! Mi chiedo chi siano questi pazzoidi, probabilmente gli stessi che digitano cose tipo "una ragazza mi insulta dolcemente" "ragazze dal vivo", e "
le parole da dire agli uomini in certi momenti"...Be' meglio non indugiare oltre su questo tipo di indagini perchè come sempre sono le domande dei googolisti che più meritano la nostra attenzione!
La mia preferita dice "Vuoi essere il mio girasole?" non trovate che sia una proposta adorabile? o.0 e a me non l'ha mai chiesto nessuno ._.
Passiamo ora al lato scientifico...abbiamo l'imbarazzo della scelta: c'è chi chiede "Cosa si mangia su Saturno?", e poi "Come realizzare delle orecchie di gatto?", domanda da non sottovalutare, visto che delle orecchie di gatto possono sempre servire e "Quando si può dire che un uomo ha le spalle larghe??". Sinceramente io non mi ero mai posta il problema.
E infine i dilemmi intramontabili "Perchè è difficile la comunicazione tra uomo e donna?" "Cosa significa sognare polli?"(azzardo una risposta: avevi fame? :P) e la domanda dell'anno "Le sigarette aromatizzate fanno diventare sterili?!" (un consiglio Ciccio, tu cmq smetti).
Per terminare mi sembra giusto dare un'occhiata agli annunci: "cerco una donna tra i 30 e 40 anni, più amica dell'anima che amante" "cerco una frase per ricordare una persona morta" (ha lasciato il segno a quanto pare...) e una sbirciatina alle istruzioni per l'uso "S
mettere di tacere soltanto quando abbiamo qualcosa da dire che valga più del silenzio". L'ultimissima mi ha incuriosita "come scrivere una lettera a un amico con i miei cambiamenti fisici" dite che sul web si trovano risposte a questi interrogativi? o_0


lunedì, giugno 23, 2008

Così sospesi...

Non amo lasciare le cose a metà. L'incompiuto porta sempre con sè un remoto messaggio di tristezza e di abbandono. Di solito, se proprio non posso portare a termine un progetto così come lo avevo immaginato, piuttosto che lasciarlo a metà preferisco ridimensionarlo così che, se pure nel piccolo, il mio lavoro trova una sua unità.
La settimana scorsa però ho dovuto lasciare, quasi su due piedi, il mio vecchio lavoro (vecchio si fa per dire...ero là da appena tre mesi) , per cogliere al volo una proposta che mi si era concretizzata davanti letteralmente dall'oggi al domani. E' stato un piccolo shock saltare la fase di "transizione" in cui si entra nell'ordine di idee che la consueta routine sarà cancellata e che i volti ormai familiari saranno sostituiti da altri...non ho potuto nemmeno fare il passaggio delle consegne con la mia sostituta...e adesso ho il pensiero di tutte quelle decinde di microfaccende che ho lasciato in un ufficio in cui non metterò più piede, dentro un pc che dimenticherà la mia password, per persone che noteranno la mia mancanza giusto per un istante e poi continueranno a dedicarsi alle solite occupazioni. E' assolutamente giusto, eppure mi dà la sensazione di aver perso qualcosa. Certo, è una sensazione che durerà giusto il tempo di avere nuovi affari, e progetti, e preoccupazioni nel nuovo ufficio, ma c'è...

martedì, giugno 17, 2008

Al passo coi tempi

Nuvola, in visita qui nella capitale, neanche facciamo finta di interessarci a questi Europei e oziamo sul divano tra un succo al mirtillo, il pc, lo zapping e il libro degli origami. Com'è noto, in queste serate di palpitante suspance, il palinsesto televisivo raggiunge l'apice dell'insulsagine ma ecco che tra un deprimente Muccino, un giallo sbiadito e una commediola erotica degli anni settanta spunta il capolavoro!
Mentre l'Italia si ferma perchè gioca la nazionale, io e l'amichetta
Il lungometraggio di Heidi!
Certo, parlando di Heidi tutti abbiamo delle certezze...si sa...Heidi è quella a cui, non si capisce come, sorridevano i monti e le caprette facevano ciao. Heidi è l'amichetta di Peter e Clara, la bambina cicciottella e un po' burinozza che dalle alpi svizzere svernava in Germania. Insomma, Heidi la conosciamo bene.
E invece no.
Dovete sapere che qualcuno si è preso la briga di ridisegnarla. Questa Heidi qua è una bimba anoressica e non molto simpatica, viene da pensare che dopo qualche mese a Francoforte di tornare fra le mucche non avrà poi molta voglia. Clara è un'adolescente nevrotica, e in confronto la signorina Rottermeier è dolce e remissiva. Peter già nella versione originale appariva un bifolco sottomesso, qui è l'ombra di se stesso.
Bah, sarà che anche i cartoni animati hanno bisogno di una mano di vernice e una lucidatura ogni tanto, ma se i bambini di oggi hanno gusti diversi, potrebbero anche produrgli qualche pokemon e qualche Braz in più...O no? o_O

giovedì, giugno 12, 2008

Profumo di nuovo

Ci pensavo ieri tornando a casa, dopo essere capitata in una delle nuove carrozze della metropolitana. Il fatto che fosse lucida e scintillante, in qualche modo rendeva il viaggio più confortevole. E tutto ciò mi ha riportato alla mente tutte le sensazioni che mi ricordano il nuovo....l'odore della carta stampata del giornale del mattino, quel vago sentore di plastica e deodorante delle auto appena uscite dalla concessionaria, la carezza del vestito indossato per la prima volta, l'emozione di un nuovo lavoro, la speranza di un nuovo amore. Tutte queste cose non hanno vero potere su di noi, eppure ci trasfigurano, come se i nuovi odori, le nuove sensazioni, le nuove esperienze rendessero più nuovi anche noi. Mi viene da pensare che, se fossimo così accorti da cogliere le possibilità che ci offre ogni nuovo giorno, invecchiare sarebbe molto più difficile...

mercoledì, giugno 04, 2008

Il giorno perfetto

Non esiste. Troppe incognite, troppe variabili e così la combinazione che nella nostra mente è la sequenza di eventi più vicina alla perfezione, immancabilmente non si verifica mai.
Giorno dopo giorno combattiamo con l'incertezza, lottiamo con la paura di quel che può capitare, ci interroghiamo sulle decisioni che altri prenderanno per noi e, in definitiva, l'impressione è sempre quella di non poter avere tutto sotto controllo.
E' quasi per caso che si arriva a certe consapevolezze. Chè non serve controllare tutto, a volte anzi non serve affatto controllare e qualcuno può amare perfino le nostre debolezze. E senza capire perchè, il giorno perfetto è lì, e non è affatto come lo abbiamo immaginato, e forse, visto da fuori e con distacco, non è nemmeno così perfetto, ma per chi lo sta vivendo, eccome se lo è....