martedì, novembre 20, 2007
Fatti non foste a viver come bruti...
Il lavoro nobilita l'uomo, ma in tempi come i nostri in cui è quanto mai scarso, fortunatamente non è il solo elemento a decretare le nostre virtù.
Avete capito di che sto parlando? Si tratta di tutte "le altre cose" a cui indirizziamo le nostre aspirazioni e la nostra passione quando il tempo ce lo permette.
Mi piace immaginare che in un mondo ideale tutti potremmo essere chi desideriamo. E sarebbe un mondo assai più colorato, pieno di mimi, pittori, saltinbanchi, creatori di origami, marionettisti e fotografi di nuvole. Attività inutili, è vero, ma trovo che nell'effimero e nell'insensato a volte si nasconda una grande pace. Rispetto a tutte le attività che portiamo avanti durante la giornata i nostri hobby hanno un grandissimo vantaggio: il risultato non conta. E' così. E ve lo dice una frequentatrice di karaoke con un repertorio che va da Cindy Louper a Raffaella Carrà, una che ha giocato partite di calcetto femminile incurante della folla che si raccoglieva per farsi due risate e che passa notti intere a scrivere racconti che nessuno leggerà mai. Paradossalmente, piccole cose senza senso come queste mi aiutano a dare un senso alla vita e a volte mi portano vicino alla comprensione di cose più grandi.
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24 commenti:
Che bel post!
Non sai quanto hai ragione.
E poi la figura del "fotografo di nuvole" è troppo bella. Un pò mi ci rivedo.
Sei straordinaria.. riesci a toccare profondamente l'animo di chi ti legge, ma soprattutto sai far riflettere a pensare..
questo post però mi rende un pò malinconica.. vorrei tanto aver dedicato in passato molto più tempo a queste piccole cose, che come dici tu, offrono una pace interiore che aiuta a dare più senso a tutto il resto..
ma credo che non sia ancora troppo tardi per recuperare!
Sempre bei pensieri, i tuoi, Ada.
Peccato però, che tante volte di tempo non ce n'è, per fare "le altre cose".
Coram,
M.
Giocando, anche io oggi ho parlato di cose 'grandi'... :-P
Ieri sembrava quasi che fossi io a doverti convincere circa il valore delle "piccole cose" e oggi invece trovo qui riassunto sul tuo blog il senso della nostra chiacchierata di ieri. Le risposte le hai tutte dentro di te, non devi cercarle fuori. Quello che hai scritto non è solo bello, è anche vero ed è il motivo per cui non si può comprare la felicità.
Fragili pensieri, Lieve...idee nella notte che seguono la loro mèta, disegni sfuggenti senza fissa dimora, instabili nella mente come onde del mare che si infrangono sugli scogli, pensieri innamorati perenni alla ricerca della loro identità perduta, all'ombra del chiaro di luna, perduti nella fragilità di desideri sospesi nel vento...Misterioso Anonimo.
Mio caro Anonimo, i tuoi commenti mi fanno pensare che hai capito in pieno il perchè del mio nick.
Mi piace pensare a questo confuso ed effimero mosaico di impressioni e di pensieri che è la vita. Mi piace passare da un tassello all'altro e credo che, nonostante sia estremamente fragile e troppo astratto per essere capito, sia comunque bellissimo.
@Rob, sono contenta che tu ti riveda nell'immagine del fotografo di nuvole ^^. a mio avviso ce ne sono troppo pochi, e Dio lo sa quanto invece ne avremmo bisogno =)
@Chiara, ho visto sul tuo blog che abbiamo la stessa età, quindi non posso che dirti che hai ancora tutto il tempo per rincorrere qualche aquilone ^_^
@Coram...Non ti lamentare!! Tu hai un sacco di impegni, e bene o male ti barcameni con tutti...;)
...Lieve...casualmente ti ho incontrata "virtualmente" e il cielo mi ha nuovamente parlato; la sua voce è chiara e squillante, così come il sole e qualche altra entità che hanno deciso di fare pace con me. Grazie. Misterioso Anonimo.
@Fabio...fossi stata in te, sul tuo grande quesito avrei aperto un sondaggio :P
@Lorenzo...che dire, l'argomento l'abbiamo sviscerato a fondo, e io ci rimuginavo già da un po', ma posso dire che mi hai ispirata ;)
Misterioso...anche tu ti fai ben rappresentare dal tuo "nick per caso"...a sentirti parlare sembrerebbe quasi che ci sia un filo invisibile tra me e quelle altre entità ;)
Non mi è dato sapere cosa il cielo ti abbia detto nè perchè non ti parlasse più, e neanche se è vero che il caso ha fatto coincidere le sue prime sospirate parole con un ingresso in questo spazio, però so per certo che ritorni da queste parti, e se lo fai non puoi considerarlo un posto così tremendo... E questo non può che farmi piacere :)
...Libera di non crederci Lieve...io non so chi sei nè conosco il tuo volto, ma posso immaginarlo...il discorso è molto più ampio...le entità di cui parlo...il cielo che non mi parla da un pezzo...tu non c'entri...forse vuoi identificarmi in qualcuno cui ti farebbe piacere che io fossi...ma non è così...per fortuna...o purtroppo? Misterioso Anonimo.
...sospirate parole, poi...si chiama sensibilità Lieve, sensibilità...e forse un pò di platonicità. Non riesci ad apprezzare? Misterioso Anonimo.
Le tue inclinazioni sono piccole cose di cui andare orgogliosie che vanno difese a tutti i costi. :)
Misterioso Anonimo...ti confesso che all'epoca dei tuoi primissimi commenti ti avevo dato un volto e un nome, ma ho abbandonato da un pezzo quell'idea, a dire il vero adesso non so nemmeno come avevo fatto a pensarlo o.0
Mi hai detto che non ci conosciamo, e ti giuro che ci credo. Non ci conosciamo dunque. Per fortuna? Purtroppo?
Inutile arrovellarsi su quesiti che non possono avere risposta. Invece posso parlarti di quello che so. E so che mi fa piacere vederti passare e parlare. E so che non sottovaluto il valore di un pensiero gentile rivoltomi da uno sconosciuto. Di quei pensieri riconosco, come dici anche tu, la sensibilità e la platonicità e le apprezzo entrambe...
...Pensieri gentili che dovrebbero essere apprezzati maggiormente proprio per il fatto che non ci conosciamo...pensieri del tutto sinceri, spontanei e disinteressati...mi fa piacere che apprezzi vedermi passare dal tuo blog...Misterioso Anonimo.
Anonimo, è come dici... in alcuni casi le parole di una persona estranea alla propria sfera di appartenza sono garanzia di sincerità... Non hai nessun motivo per offendermi e nemmeno per tenermi buona quindi leggo quello che hai da dirmi con molto interesse e curiosità. Da queste parti sarai sempre il benvenuto ;)
...Grazie Lieve...Penso che finalmente stai imparando a fidarti di me...A presto. Misterioso Anonimo.
>>"Rispetto a tutte le attività che portiamo avanti durante la giornata i nostri hobby hanno un grandissimo vantaggio: il risultato non conta"
Credo di dover dissentire con tale affermazione. E' proprio il contrario. Il risultato è quello che più conta in un'attività per la quale abbiamo un profondo interesse culturale. Mettiamo ad esempio la pittura, a cosa servirebbe dipingere un quadro solo per il gusto di passare un'ora o due? Io credo che il risultato finale dell'arte che abita il nostro spirito, o che si fa abitare da quest'ultimo, debba venir fuori nella forma che riteniamo sia il riflesso della nostra interiorità: la forma migliore...il risultato migliore.
Cantare al karaoke per far ridere gli astanti non è nulla. E' come un reality...è il vuoto.
Sono le attività che amiamo di più la spinta propulsiva che ci porta a svolgere le nostre attività "remunerate". Io non lavoro solo per garantirmi il pane quotidiano e la vacanza ad agosto. Sono i miei interessi, la mia musica, la mia voglia di scoprire, la mia voglia di arte che mi fanno sopportare quasiasi sacrificio.
E credo che per questo il risultato conti molto.
Saluti
Io penso che non ci siamo capiti...non si parlava di vuoto, ma di leggerezza. Non si parlava di sforzi, ma di lasciarsi andare. Quello che dici tu esiste pure, è rispettabilissimo e trova posto anche nella mia vita, ma è un'altra cosa, tutto qua =)
Io penso che la tua frase sia chiara. Credo di aver capito bene quello che hai scritto. Ovviamente non posso aver letto le tue intenzioni mentre scrivevi, e, da sempre, capisco quello che leggo... non altro.
Che non si parlasse di vuoto lo so bene, infatti ho introdotto io tale termine nella struttura di un mio pensiero.
Non credo affatto che sia "un'altra cosa" quello che io dico, credo, invece, sia molto attinente solo se si vuole compiere un'analisi.
Ma poi sai, dall'altra parte, a volte si capisce ciò che si vuole... a prescindere dal senso di un discorso. E forse, per alcuni, è meglio così.
Non voglio mettere in dubbio la tua capacità di comprensione, ma a questo punto devo iniziare a dubitare della mia.Perchè forse i miei pensieri non sono chiarissimi, ma la mia impressione è stata quasi che tu li abbia volutamente fraintesi.
Ho scritto un breve elogio dell'inezia perchè secondo me fare cose, frivole o no, con leggerezza d'animo e senza l'ossessione del risultato- farle per il semplice gusto di prendersi uno stacco da tutto ciò che crea ansia- è una delle benedizioni della vita. Forse ho fatto qualche esempio goliardico, ma non tutti lo erano. Se mi piace cantare potrò scegliere se andare a lezioni di canto ma sarà leggittimo anche scegliere di "esibirmi" per un pubblico di stonati e di dilettanti come me. Se mi piace scrivere posso pensare di iscrivermi a un corso di scrittura creativa, oppure trarre dai libri che ho letto gli insegnamenti di cui ho bisogno e poi quel che ne esce fuori darlo alle stampe o tenerlo in un cassetto, magari per farlo leggere a un'ipotetica figlia del domani. Sembra che per te tutto ciò non abbia senso, visto che affermi che quando ci dedichiama a qualcosa che amiamo il risultato conta. Eppure negli esempi che ho fatto l'unica cosa che conta è la passione in sè, a prescindere dal fine. Sono esempi vagamente artistici, ma se la mia "passione" è stare con gli amici, allora utilizzerà il mio tempo per stare con loro, foss'anche per una partita a carte, l'importante sarà lo spirito che ci metterò. Hai detto anche che non si può dipingere per due ore solo per "dipingere", ma perchè no? Se non aspiri a una mostra personale vuol dire forse che non ami quello che fai? Poi da quel che ho capito hai la fortuna di aver trasformato in lavoro qualcosa di fortemente legato ai tuoi interessi, se fosse così anche per me non ci penserei neanche per un attimo a prendere sottogamba o con leggerezza quell'attività, mi rendo perfettamente conto che sono due cose diverse. Ma io non sono una cantante, non sono una scrittrice, e nemmeno un impresario o un editore, faccio quello che faccio perchè mi piace farlo e senza alcuna aspirazione e, perdonami, ma non credo di togliere nulla all'anima dell'arte perchè le faccio con questo spirito "disinteressato".
Alla fine credo che l'importante sia partecipare.
quelle mani decorate sono un capolavoro - anche le tue parole
:) dawoR***
Anch'io mi lascio andare a passare una giornata intera dietro ai capricci della mia mente e scrivo racconti che qualcuno ha letto perché ho trovato quel pò di fiducia in me stessa da costringermi a spedirli. Qualcosa, anche piccola, si muove se ci credi.
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