E non potrebbe essere altrimenti.
Ma il fatto è che qualsiasi cosa facciamo, o proviamo, o sentiamo, fa nascere in noi l'inconsapevole convinzione di essere i primi a passarci. Tante volte ho rinunciato a spiegarmi perchè certa che tanto il mio interlocutore "non poteva capire". Che ne possono sapere gli altri?
E invece anche gli altri sanno. E sanno perchè c'è un comune calderone di sentimenti dal quale tutti vanno a pescare. E poi certo, cambiano le circostanze, cambiano le persone...ma cosa c'è che un altro essere umano non possa capire?
Ho passato buona parte della vita a pensare che gli altri non mi capivano, poi ho scoperto che in realtà ero io a non capire loro e a causa di quei muri che ergevo intorno a me mi sono persa tante cose.
E c'è da chiedersi perchè ne parlo proprio adesso. E che ne so? Forse sono solo vane considerazioni su un'adolescenza lontana- fatte per ricordarmi che anche io ho avuto un'adolescenza :P- o forse è un ulteriore tentativo di "condividere", per rafforzare la mia tesi per cui, quanto detto, debba risultare familiare almeno ad alcuni di quelli che leggeranno. O forse è solo che ho scoperto quanto ci sia di liberatorio nel parlare perchè si ha voglia di farlo e perchè tanto qualcuno che comprende questo bisogno ci sarà...
22 commenti:
Come ti capisco. Certe votle anch'io ho deto la stessa cosa. Solo oggi mi acorgo che forse, ogni tanto, avrei potuto spiegare...
Un bel post davvero.
Resta comunque un senso di sorpresa quando qualcuno mostra di condividere i tuoi pensieri/sensazioni. E questo dimostra, probabilmente, che non tutti attingono allo stesso calderone... forse ci sono più calderoni, alcuni preclusi, altri a entrata libera.
O forse a volte si ha più bisogno di condivisione.
Se non veniamo capiti, o se crediamo di non venire capiti, spesso può essere colpa della comunicazione, del linguaggio; noi, che non troviamo le parole per esprimere qualcosa che, dentro, ci fa compiere viaggi mentali incredibili, così difficili da comprendere persino per noi stessi. E non troviamo le parole per esternare queste intricate sfumature emotive.
M.
Spesso penso che la vita sia un'insieme di coincidenze, di occasioni perse o prese a volo, capirsi fino in fondo o perdersi per sempre proprio per avere interpretato male una frase, un' espressione, un gesto...Non sempre è colpa nostra...non sempre è colpa degli altri. Io la vita la vedo proprio come la descrive il film Sliding Doors...Un abbraccio coccoloso.
Non ho capito il tuo post.
Forse mi è sfuggito qualche passaggio.
Safari...buona questa:D :D
Sebbene una simile osservazione potrebbe farmi tornare la sindrome dell'incompresa :P
@Celeste...la vita è sliding doors ;) o per lo meno ho trovato, come te, quel film illuminante. Perchè non è solo tutto ciò che facciamo ad avere ripercussione sulle nostre esistenze, ma anche e soprattutto ciò che non facciamo...
@Coram...certo che ormai i tuoi studi cominciano a emergere anche nelle conversazioni eh? :P
@Lupin...mi piace la tua idea dei vari calderoni =) ...che sia davvero così?
@Fabio...eh sì, ogni tanto si sarebbe potuto spiegare ;)
Be', è una cosa positiva, no? XD
M.
Certo ;)
Vuold dire che fai tesoro di ciò che impari :D
Ciao Liè!Anche come me nun c'è nessuno!!!!Te bacio.
E ogni tanto dovrei rileggere prima di cliccare... Che orrori faccio! :-( sorry!
Ma dai Fabio! Qualche errore di battitura non ci farà certo mettere in dubbio il tuo esser letterario ;)
@Luca...ci scommetto che come te non c'è nessuno :P
Buon week end =)
Credo che ci sia per tutti quella fase, l'importante è superarla ;)
Sono passata perché stasera vado a vedere un film lieve (caramel), non potevo non pensarti!
Caramel...devo andarlo a vedere anche io una di queste sere :P
E grazie per avermi pensato ;)
ciao lieve!!!!!!passo per farti un saluto!!!!!!ciao buona giornata.
E va bene... Io sto facendo gli scrutini sul mio blog... Ti aspetto...
è vero! pensiamo sempre di essere i primi e probabilmente gli unici, ma anche gli altri sanno. la differenza sta nel sentire però.
Rox
D`accordìssimo con quest`idea!
Invece, provo a guardare il mondo fra la porta... lo vedo; lo sento...
In un àttimo preciso, torno y rimango a guardarlo; preparandomi per il futuro...
Doppo, lottare per tutto quello che voglio!
La gente, il lavoro, i miei... tutto.
Un bacètto venezuelano grande per tè!!! :-D
Sono ancora in quella fase dove penso che io capisco e gli altri no. Però, sono convinto di sbagliare, ma anche convinto che non sia solo colpa di se stessi o degli altri.
Bel blog.
Ciao,
L.
@Ciao Beny ^_^
crediamo in noi stessi, negli altri, e in quello che facciamo...non è sempre facile ma vale la pena provarci
un baciotto italiano anche per te ;)
@L...è una fase per cui passiamo tutti, e non la si passa mai completamente visto che è facilissimo ricaderci...non so, magari un po' di scetticismo è legittimo e anche un po' necessario...forse come in ogni cosa bisogna saper mediare e non abbandonarsi troppo al pessimismo o all'ottimismo. Come hai detto anche tu, l'ideale potrebbe essere cercare di giudicare con obiettività, e di volta in volta, le proprie colpe e quelle degli altri...
Ciao ;)
Va bene, ci provo. Poi ti so dire.
A preso,
L.
Va bene, ci provo. Poi ti so dire.
A preso,
L.
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