domenica, gennaio 16, 2011
A noi ce piace strano
Come sono felice che le parole "buon gusto" non abbiano lo stesso significato per tutti! Se lo avessero, la terra sarebbe un posto ben triste, e con meno senso dell'umorismo. L'occasione per tale riflessione nasce nell'osservare la classica tavolata di diciottenni in pizzeria (a questo punto anche io mi merito un "Ma che posti frequenti?!", e avete ragione anche voi...) con tanto di festeggiata con coroncina in testa e reggiseno a vista. E non iniziamo a dire cose del tipo "Sì, però volevo vedere te da giovane", perché ringraziando il Cielo, gli anni '80 e '90 ci regalarono gilè, spalline, fuseaux e altri simboli di sobrietà ma tutto ciò che riguarda le mutande fuori dai pantaloni e le schiene scoperte con l'elastico del reggiseno in mezzo, è venuto dopo. E comunque perché prendersela solo con le nuove generazioni? Una passeggiata su via del Corso in certe stagioni diventa quasi un safari: le donne in completi maculati neanche si contano più e nella maggioranza dei casi vale l'assioma per cui l'età di una donna è direttamente proporzionale al numero di macchie leopardesche sui suoi vestiti! E poi ci sono quelli decisi di fare di un evento indimenticabile qualcosa di veramente indimenticabile. Provate a immaginare la scena: ricevimento di nozze, un'ignara invitata che, in attesa degli sposi, cerca il suo posto tra decine di tavoli... E' allora che apprende che le è stato assegnato il tavolo Legolas, proprio a metà strada tra Gandalf e Frodo, e casomai si sbagliasse una semigigantografia del biondo elfo campeggia al centro del tavolo. E deve ancora riprendersi dallo shoc di essersi magicamente teletrasportata nella Terra di Mezzo che d'improvviso la sala è invasa dai fumogeni e nell'aria comincia a vibrare la colonna sonora di Rocky, una tenda viene spostata ed ecco che gli sposi fanno il loro ingresso trionfale in sala, scendendo dal secondo piano in un ascensore di vetro trasparente. Questo al mio paese si chiama stile. Oh yeah. Inutile dire che la mia mente semplice non potrà mai concepire niente di altrettanto grandioso. Ma non si sa mai. Resterò qui, affacciata alla mia finestra, osservando i ragazzi che sfrecciano con le loro decappottabili e lasciando che l' Unz Unz delle loro autoradio mi ispiri.
che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Ciarle,
Cronaca Fuxia,
Leggerezze,
Papaveri e Papere
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2 commenti:
L'osservazione sulle macchie leopardate fa il paio con il fatto che l'età di una donna è direttamente proporzionale alla tonalità di aragosta che le lampade imprimono sul suo viso :D
E sarei curioso di sapere chi hanno fatto sedere al tavolo Saruman! ;)
Guarda, fortunatamente non ero fra gli invitati, altrimenti stai sicuro che da Saruman ci finivo io :P
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