martedì, novembre 07, 2006

E' una vita che sto in doppia


E' una vita che sto in doppia
...e con questo cosa voglio dire?
Naturalmente uso l'espressione "stare in doppia" nel suo significato più metafisico, se mai ne ha avuto uno, e se non ce l'ha glielo creo io.
C'è la solitudine e c'è il contrario della solitudine e, in mezzo, esiste il vivere in doppia.
Qualcosa o qualcuno che non ti fa sentire i freddi siderali, le turbe emotive e gli sfinimenti cosmici tipici di tutti quei momenti in cui sei davvero sola come un gambo di sedano...vivere in doppia, in un certo senso ti fa stare bene. Ti fa stare bene anche quando vivi in doppia in senso solo mentale. Scopri che qualcuno, lontano miliardi di miliardi di chilometri, in Cina, in Giappone o magari su Marte, ha detto, fatto, pensato, disegnato, una cosa che all'incirca, più o meno, pressapoco, avevi detto, fatto, pensato o disegnato anche tu. E in tutto ciò trovi una sorta di...comunione spirituale con il mondo che, se anche non ti fa sentire un genio, perlomeno ti fa sentire cool.
Ma qual è la contropartita? Qual è il risvolto, direte voi che, per disgrazia o per fortuna, siete inciampati in questo maldestro blog di periferia?C'è che in doppia si divide e si condivide.
C'è che in doppia si sta anche quando si vuole stare da soli.
C'è che in doppia c'è sempre rumore e che quindi, in doppia, si rinuncia al silenzio.Questo blog è la prima "camera singola" della mia vita.Un luogo bislacco in cui esporre la mia filosofia del doppio e altro ancora.
E se qualcuno vorrà intervenire per dire la sua, mi farà piacere. Apriremo tutte le stanze di questa immensa villa, e ci sarà posto per tutti.
E se nessuno passerà di qui o sarà interessato alle mie parole, vorrà dire che, quantomeno, avrò un posto per pensare in silenzio e quando mi annoierò potrò semplicemente chiudere a chiave e magari cercarmi un altro posto.Non è la solitudine che mi spaventa. E' il non avere alternativa.Perciò, se voglio, posso anche ballare da sola.