martedì, gennaio 31, 2012

Uomini che odiano le donne. O anche il contrario.


Un lettore occasionale mi ha detto che in questo blog  è lampante il mio odio per gli uomini.
Il coniglietto che vive nella mia testa, per un lungo minuto si è stranito e  ha fatto questa faccia qui 
Non è affatto vero che odio gli uomini! Oserei dire che è vero il contrario, sono loro che odiano me! Cioè: o sono io talmente sfigata che tutti quelli che incontro sono una risma di Gigetti, Piergiammaria e quest'altro genio qua oppure la totalità degli uomini è composta da individui come loro...Ma nemmeno la mia più distorta percezione del mondo e le più ardite teorie catastrofistiche mi spingono ad accettare queste ipotesi. Per cui non resta che la teoria del complotto! Il contenuto è presto detto: gli uomini sono tutti, chi più chi meno, esseri civili. Finché non incontrano me. La bastardaggine non è un tratto distintivo del loro carattere, non appartiene al loro profilo genetico! E' più come una sorta di reazione chimica che scatta con la mia vicinanza e che li trasforma in individui ansiosi, irritabili e con frequenti sbalzi di umore. Praticamente donne in menopausa ma senza l'attenuante delle vampate di calore!
Io però non li odio. Anzi, mi piace osservarli da lontano, nel loro habitat, finché hanno comportamenti comprensibili,  tipo accudire i cuccioli, grattarsi le orecchie e rosicchiare carote mangiucchiare i loro spuntini. Ne ho visti alcuni comportarsi in maniera  esemplare con altre donne, ne ho visti di affascinanti, simpatici, intelligenti, bellissimi. E ne sono rimasta affascinata, divertita, colpita, incantata. Poi mi sono avvicinata e...be' se ci fossero dubbi sul risultato rileggetevi i vecchi post.

Ma non li odio, nossignore. Aspetto solo di incontrarne uno con cui non scatti questa chimica perversa. E chissà, magari ne inneschi una di tutt'altro tipo.. .

domenica, gennaio 29, 2012

Un posto, nel mondo

Lo ammetto. Sono un po' esterofila. Amo il mondo in tutta la sua variegata diversità e spero sempre che un viaggio, qualsiasi viaggio, mi porti di fronte a qualcosa che possa stupirmi. E poi amo la gente, mi piace vedere come cambia da un luogo all'altro: quello che pensa, quello che fa, come vive...E più di tutto amo il modo in cui i luoghi cambiano le persone. Se conosci un viaggiatore te ne accorgi subito, per qualcosa nella maniera in cui parla, in cui si guarda intorno, per il modo in cui ragiona. Non si tratta della "provenienza", non  importa se uno è americano, o australiano o filippino. Quello che conta è che, finlandese o creolo che sia, si sia trovato  lontano da casa, perchè quella lontananza, quell'essere diversi, quell'essere visitatori, apre la mente e rende elastici. Credo che  renda anche più ottimisti e in alcuni casi, riconoscenti. Non riesco a immaginare una ragazza con uno zaino in spalla, sotto una piramide o al padiglione d'oro, che non si  senta fortunata.   
Infinite partenze sono possibili solo con infiniti ritorni. Ho conosciuto persone grate di ogni partenza e ogni ritorno. Erano persone felici o almeno determinate a trovarla, la felicità e io penso che se non si ha paura di conoscere e di esplorare, la felicità arriva.
Poi magari la felicità abita sotto casa tua, ma la ricerca...la ricerca ti rende migliore.
Si capisce che ho voglia di partire?


giovedì, gennaio 05, 2012

That don't impress me much


I maschi sono egocentrici. I maschi italiani anche un po' più della media, e qui devo dare la colpa alle mamme, che hanno contribuito  a inculcare l'autovenerazione nelle loro tenere menti. Vediamo come": Oggi facciamo la pasta al pesto senza basilico, perchè a Gigetto non piacciono le verdure!".
Bravo Gigetto, nel cui nome si è compiuto un attentato alla cucina italiana! Quello stesso Gigetto, da grande, sarà incapace di parlare di altri che di se stesso, avrà scarso interesse per le vite altrui e, cosa ancora più grave, continuerà a servire ai suoi ospiti piatti modificati secondo il suo discutibile gusto. Ugualmente, la ragazza con cui Gigetto è uscito un paio di volte, si sentirà dire, mentre si lima placidamente le unghie "Eustachia, io sono una persona complessa, con profondi drammi esistenziali, e io...io vedo che stai soffrendo per me, eppure io non volevo farti soffrire!".

Gigetto, a parte che sei riuscito a dire "io" 4 volte nella stessa frase, e poi Eustachia non sta soffrendo, sta solo soffiando sulle unghie per fare asciugare lo smalto.
Ci vuole una gran dose di autostima per credere di poter far soffrire una persona (sentimentalmente parlando ovviamente) ma in realtà non è così semplice.  Innanzitutto bisogna avere una presa significativa sull'altra, io per esempio mi interesso a qualcuno se si distingue per gentilezza, per buon umore, per carattere. Poi, naturalmente bisogna aver condiviso. Non si può aver nostalgia di ciò che non si è mai avuto. Certo, molte 13 enni potrebbero dire che soffrono d'amore per il cantante dei Tokyo Hotel, ma come sapete non ho molta stima delle 13 enni. E neanche dei Tokyo Hotel.
Questo della condivisione è un punto molto importante, perchè il tipico maschio egocentrico tende a pensare che il suo fascino latino faccia svenire le donne con la sola imposizione dello sguardo. Non funziona così.

Il fatto che una donna sia ben disposta nei tuoi confronti non significa che ti ami alla follia. Non significa nemmeno che ti desideri alla follia. Significa solo che è ben disposta nei tuoi confronti. E a quel punto tu, Gigetto, potrai decidere se farla addormentare spiegandole come il tuo corpo e il tuo spirito siano patrimonio del genere femminile e di come questo potrebbe procurarle infinita sofferenza o puoi scegliere di stare zitto.
Io ti consiglio la seconda opzione. Dicevo della condivisione...bisogna avere un trascorso insieme, giorni, mesi, anni, per poter ferire una persona. E bisogna, in quel tempo aver donato molto di sè, bisogna esserci stati nei momenti in cui era importante esserci, e aver risposto a promesse, proposte, desideri. In poche parole Gigetto, se vuoi  essere veramente importante per qualcuno, quel qualcuno deve essere importante per te. In caso contrario, non preoccuparti di poter far soffrire nessuno. A meno che tu non abbia buffi capelli alla Dragonball e il tuo cavallo di battaglia sia Monsoon.