mercoledì, gennaio 30, 2008

Come me non c'è nessuno

E non potrebbe essere altrimenti.
Ma il fatto è che qualsiasi cosa facciamo, o proviamo, o sentiamo, fa nascere in noi l'inconsapevole convinzione di essere i primi a passarci. Tante volte ho rinunciato a spiegarmi perchè certa che tanto il mio interlocutore "non poteva capire". Che ne possono sapere gli altri?
E invece anche gli altri sanno. E sanno perchè c'è un comune calderone di sentimenti dal quale tutti vanno a pescare. E poi certo, cambiano le circostanze, cambiano le persone...ma cosa c'è che un altro essere umano non possa capire?
Ho passato buona parte della vita a pensare che gli altri non mi capivano, poi ho scoperto che in realtà ero io a non capire loro e a causa di quei muri che ergevo intorno a me mi sono persa tante cose.
E c'è da chiedersi perchè ne parlo proprio adesso. E che ne so? Forse sono solo vane considerazioni su un'adolescenza lontana- fatte per ricordarmi che anche io ho avuto un'adolescenza :P- o forse è un ulteriore tentativo di "condividere", per rafforzare la mia tesi per cui, quanto detto, debba risultare familiare almeno ad alcuni di quelli che leggeranno. O forse è solo che ho scoperto quanto ci sia di liberatorio nel parlare perchè si ha voglia di farlo e perchè tanto qualcuno che comprende questo bisogno ci sarà...

venerdì, gennaio 25, 2008

Che cos'è un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, anche chiamata con un’altra parola avrebbe lo stesso odore soave...

"Il nome segreto", ne avete sentito parlare? E' un concetto che ricorre in certa letteratura fantastica, in racconti, leggende, un concetto che tra l'altro mi ha sempre affascinata. Non ricordo quando fu la prima volta che ne sentii parlare e non credo di aver mai letto un articolo specifico a riguardo, ma mettendo insieme pezzi di frasi e ritagli di memoria me ne sono fatta un'idea tutta mia. Il nome segreto è il nome che ci dice chi siamo. Riassume e sottolinea le qualità che rendono speciale ogni individuo. Se il nome alla nascita, ci viene imposto, il nome segreto è un qualcosa che costruiamo da soli, giorno per giorno. Ma si sa, la più grande forza e la più grande debolezza spesso coincidono, ed è per questo che questo nome è segreto, o almeno lo è in molte storie.
Mi piace pensare che per ogni essere umano esista una parola che pienamente lo rappresenti, e spesso mi sono trovata a riflettere quale potrebbe essere quella che rappresenta me...forse inseguendo pensieri del genere ho scelto Lieve come nickname, ma per quanto mi piaccia non mi fotografa, non del tutto almeno.
Qualcuno sa già quale potrebbe essere il suo di nome segreto? E vuole condividerlo? Cosa succede quando la gente si guarda dentro e deve decidere come descriversi, in una sola parola? Domande gente...pongo domande in continuazione...Non sarà che il mio nome segreto sia Impicciona? :P

domenica, gennaio 20, 2008

Occasioni mancate ma, forse, nn del tutto perse

Io lo so, anche i più miti di noi possono covare passioni violente. Certi timidi nascondono insospettabili abissi, profondità, vulcani, terremoti...ma anche chi timido non è, a volte, per motivi diversi si tiene dentro frasi e parole che invece vorrebbe urlare. Il silenzio è d'oro, sostiene un vecchio detto, ma alcune cose andrebbero assolutamente dette, quelle che se te le tieni dentro cominciano ad arpionarti il cuore, mozzicarti l'anima e graffiarti la mente...questo tipo di cose hanno il difetto di essere quasi sempre irrevocabili e amarissime a pronunciarsi, ma diversamente avvelenano chi le custodisce. Naturalmente io sono una maestra nel perdere l'occasione di parlare, e le frasi non pronunciate mi tengono compagnia prima di prendere sonno. E le occasioni, si sa, passano e non ritornano. E sicuramente non sarà la stessa cosa, scriverlo qui, sapendo che le mie parole non giungeranno là dove dovrebbero arrivare, ma non si sa mai, i giri che possono fare le parole. Per cui, a chi doveva esserci e non c'è stato invece mai, dico...be' a parte le parolacce di rito, dico che in fin dei conti mi fa pena, perchè nella sua cattiveria porta i semi della propria infelicità. E se qualcuno vuole gridare qualcosa da questa finestra, faccia pure...attenti solo a non perdere la voce.

mercoledì, gennaio 16, 2008

Quando mi sento smarrita sono anche in sfida con la vita

Chi siamo e dove andiamo?
E chi mai può dirlo?
Due sere fa mi sono svegliata e non sapevo più dov'ero, cosa ci facevo in quella stanza...per un breve istante ho avuto perfino dubbi su chi fossi. Capita quando si visitano 5 città in 8 giorni. Capita anche in altre circostanze -obietterà qualcuno- ma la vostra Lieve non fa uso di stupefacenti , quanto al consumo di alcool...suvvia...un bicchiere di vino non ha mai fatto male a nessuno :P
Per farla breve, sono stati giorni densi che mi hanno svuotata al punto che nel mezzo della notte, al risveglio da un sogno, quando parte della coscienza era ancora persa nelle nebbie del sonno, non ne era rimasta abbastanza, di coscienza, per ricordarmi chi ero. Poi però l'ho ricordato, e ho dato colpa alla notte, di tutta quella dimenticanza ;).
Quando, per motivi diversi, la mia vita prende un'accelerata, mi sento una trottola che, in un universo immobile, urta con tutti gli oggetti che trova sul suo cammino. Al contrario, ci sono fasi in cui sono io ad essere statica e l'universo diventa metamorfico. L'ideale, naturalmente, sarebbe muoversi tutti insieme in armonia ma...cavolo, se è difficile!

E voi che leggete, vi sentite fermi o in trasformazione? Siete in armonia con la vita, l'universo...tutto quanto? Son domande serie queste, altro che no! ;)

martedì, gennaio 08, 2008

Pensieri e parole

Mi piacciono le chiacchiere, mi piace parlare, mi piace comunicare. Naturalmente però, nel farlo, le qualità degli interlocutori sono essenziali perchè la conversazione non risulti vuota, noiosa, non risulti un mero scambio di formalità. Nella vita realte, tra i miei interlocutori, ve n'è un certo numero con interessi, o attitudini, un comune sentire o un'affinità di fondo che me li fa sentire vicini, me li fa sentire amici.
E poi c'è il mondo del web, il mondo virtuale. Anche qui si chiacchiera, si discute, si interagisce e nei blog nascono storie, nascono idee, riflessioni pensieri...Lele mi ha nominata per prendere parte a un meme, nel quale mi si chiede di presentare il logo di Thinking blog e di nominare a mia volta 5 blog che, per un motivo o per un altro, mi fanno riflettere. Accolgo volentieri il suo invito e passo la palla a:
Mushin perchè il suo modo di "fare blog" mi piace, mai uguale a se stesso, affrontando i temi più disparati in maniera personale.
Fabioletterario per il suo modo quasi giornalistico di parlare della quotidianeità, ma senza mai cadere nel banale.
Coram perchè entrare nel suo blog è come entrare nella camera dove un ragazzo custodisce tutte le cose che gli sono più care.
Nuvola...anche se non risponde mai ai meme :P, perchè per me leggere il suo blog è un po' come guardare la mia stessa realtà con un paio di occhi diversi.
Arthur perchè quando scrive ha un piglio tra l'ironico e il professionale che rende stimolante ogni argomento. Ne dovevo citare 5, per cui mi fermo qui...che non se ne abbiano a male quelli che non ho citato, e nemmeno quelli che ho citato :p.
Le regole sono semplici:
1) partecipare se si è stati nominati.2) lasciare un link al post originario (inglese)3) inserire nel post il logo del Thinking blog award4) indicare 5 blog che hanno la capacità di “farti pensare”.

sabato, gennaio 05, 2008

Di spazi, domande, chihuahua e altre amenità

Credo sia giunto il momento di accreditare una volta per tutte l'immagine dispotica e tirannica attribuitami da un fan dalla rete. Oggi parlerò di quelle qualità umane che più disturbano la mia regale e antidemocratica personalità. Al primo posto, naturalmente, l'invadenza. E nel mondo odierno sembra non se ne possa fare a meno.Gente conosciuta da una frazione di secondo si sente abbastanza in confidenza da abbracciare, toccare, fare il solletico e magari attaccarti un post it sulla fronte. Non che abbia niente contro i post it, beninteso, ma il concetto è che ho un ego abbastanza esteso da necessitare di uno spazio maggiore di quello che posso occupare fisicamente e se qualcuno lo invade...mi imbestialisco come un criceto ubriaco. Se poi l'invadenza diventa mentale divento un cihuahua inferocito. Trovo di pessimo gusto stimolare l'intimità, anche solo mentale, fra estranei. E per questo che non mi troverete mai tra il pubblico di un programma della De Filippi a sindacare sull'autenticità di sentimenti che non mi appartengono e nemmeno mi riguardano. E' un concetto di invadenza un pochino troppo lato? Forse, ma l'importante è capirsi.
La seconda qualità è la presunzione, qualità che il solito fan non mancherà di attribuirmi ma d'altronde non ho mai sostenuto di essere perfetta. La presunzione però è una gran brutta bestia perchè rende ottusi. Esistono infiniti punti di vista dai quali è possibile osservare un problema o una situazione e, oltre al proprio, occorrerebbe non rifiutarsi mai di considerare un paio di quelli altrui. Non è semplice, ma non ho mai detto che lo sia.
E voi? Avanti, cos'è che proprio non sopportate?

martedì, gennaio 01, 2008

Sofficemente

E' così per tutti coloro che abbiano affrontato gli innumerevoli pranzi coi parenti, gli aperitivi con gli amici, anche solo il semplice fascino del panettone: l'ago della bilancia si posiziona un po' più a destra del normale e si è colti da un misto tra senso di colpa e soddisfazione, pensando che però le lasagne della zia erano proprio buone...
E così trascorreremo le prossime settimane scontando penitenze culinarie per amore di un sospirato, anche se a volte improbabile peso forma, e se non proprio del peso forma, almeno del peso che avevamo prima delle vacanze di Natale. Per alcuni sarà più semplice raggiungerlo per altri difficile e anche a missione compiuta molti non somiglieranno comunque ai modelli delle sfilate d'alta moda. Anche a missione compiuta alcuni conserveranno qualche rotolino e qualche maniglietta supeflua. E naturalmente conserveranno le rughe, i nei, qualche dente storto, cicatrici...Ma l'importante non è la perfezione, è importante solo volersi bene e aver cura di se', per se stessi.
Retorico? Forse, ma innegabilmente vero.
Suvvia, mangiapandori di tutt'Italia...quanti stanno già rimpiangendo i bagordi dell'anno appena passato e si avviano a prendere provvedimenti? :p