venerdì, febbraio 29, 2008

Che potere avrebbe l'inferno se i dannati non potessero sognare il paradiso?

Sandman e, come sempre quando mi dedico alla lettura di un'opera di Gaiman, il mio unico rammarico è che abbia una fine. E' un autore che adoro. Non importa se narra di quel Nessundove che si trova tra le crepe dei muri di Londra o degli dei senza terra di American Gods. Non è importante se scrive una favola dark in cui la strega ha due bottoni al posto degli occhi o se si avvale di illustratori e disegnatori per dare un volto a Death e agli altri Eterni. Che i suoi siano i brevi racconti di Fragile Things o opere più voluminose come Good Omens, o sceneggiature, o graphic novels non cambia la sostanza di quello che narra, una sostanza che poi è nebbiosa ed evanescente e che pure attecchisce nei ricordi e nell'immaginario dei suoi lettori, perchè Gaiman attinge con disinvoltura e maestria ai temi e agli archetipi di tutti i tempi.
Ho appena terminato Le Terre del Sogno, terzo volume della serie
Da buon inglese ha anche una sua ironia, che qua e là emerge più che altrove, per esempio durante la sua collaborazione con Terry Pratchett, come era ovvio aspettarsi. Come personaggio "pubblico" mi è anche molto simpatico, non è di quelli che si sentono dei in terra, e dimostra sempre molto riguardo per i suoi fan, che hanno un filo diretto con lui grazie al suo aggiornatissimo blog. Adesso spero di recuperare qualche DVD con Neverwhere, anche se la vedo difficile, di sicuro però, appena torno a casa, guarderò Stardust ;)

martedì, febbraio 26, 2008

Rimorsi forse, rimpianti mai, perchè non è per sempre ma finchè potrai


Non sono impazzita o comunque questa non ne è la prova: è solo una delle chiavi di ricerca che conducono in questi presunti spazi e ultimamente tra le più originali, perchè google dirotta qui sempre più romanticoni in cerca di lettere d'amore o_° e di altre amenità del genere: "Ama il tuo sogno se pur ti tormenta", "Un giorno o l'altro se sia un sogno non si sa, ma se succede ti rubo l'anima"...Alcuni di questi navigatori dovrebbero incontrarsi: quello che chiede "Com'è una donna affascinante?" e quella che gli risponde "Sono una donna e, in quanto tale, affascinante". Ce n'è una che dice "Tanto prima o poi il mio principe lo trovo", la ammiro per la sicurezza, ma la metto in guardia sulle brutte sorprese in quanto mi informano che esistono "uomini con la coda". Rimando chi si interroga sul fatto che esista il contrario della solitudine al mio primo post in questo blog e mando i miei saluti a chi cercava foto di chihuahua ubriachi, se non altro perchè me ne mandi una se poi la riesce a trovare :P. E tanto perchè non si dica che non faccio mai niente di utile, se cliccate sulle prossime parole vi appariranno i kanji corrispondenti, così non fate più confusione, visto che gli unici che si trovano in questa pagina sono quelli di amore e sogno. Ecco a voi fuocoamiciziavuoto, che sono fra i più richiesti.
Le ricerche apparse negli ultimi mesi sulle mie statistiche sono piuttosto "sane", l'unica eccezione è quella che cercava la De Filippi nuda, o_° questa sì che è perversione ragazzi :P

venerdì, febbraio 22, 2008

Non siamo soli nell'immenso vuoto che c'è...

Pochi giorni fa un'eclissi di luna.
Astrofili dilettanti e semplici curiosi, osservatori distratti e altri più interessati, con il naso all'insù hanno assistito a questo piccolo fenomeno e probabilmente, almeno per qualche istante, i loro pensieri si sono rivolti a un altrove indefinitivamente lontano, a spazi così distanti da non trovare neanche definizione.

Quando andavo al liceo, avevo il pallino per la geografia astronomica. A quel tempo avrei saputo elencare i nomi di tutte le lune di Giove e riconoscevo almeno le costellazioni più importanti di questo emisfero :P, e poi mi interessava l'ufologia, la fantarcheologia, i cerchi nel grano... Intendiamoci, non credo che le piramidi siano state costruite da civiltà aliene e nemmeno che ogni giorno qualche anonimo terrrestre venga rapito e sottoposto a misteriose analisi da intelligenze di un altro pianeta, però mi interessava sentire i motivi che avevano indotto altri a crederlo. Ciò non toglie che agli extraterrestri ci credo. Non ritengo che se ne vadano in giro per le galassie ad arrecare fastidio agli altri, ma penso che stiano laggiù, nella loro parte di universo, a vivere una vita che segue altri schemi, altri canoni, altre leggi. E penso che vada bene così. Non siamo soli nell'universo, ma da quegli Altri ci separano distanze fisiche e temporali tali che mi inducono a pensare che, probabilmente per sempre, potremo soltanto immaginarci a vicenda.

lunedì, febbraio 18, 2008

Preferisco essere un sognatore fra i più umili con visioni da realizzare...

...piuttosto che il principe di un popolo senza sogni nè desideri.
Parto da questa frase di Gibran che si riferiva ai sogni che si vivono di giorno, per parlare di quelli che compaiono di notte, anche se mi riservo di ritornarci su quelle visioni cui si riferiva il poeta ;)
Non credo a un significato specifico dei sogni, se non come frammenti della nostra vita che emergono nel momento in cui la nostra coscienza riposa, ma quando mi sveglio di soprassalto e il loro ricordo è ancora vivido, tanto che il battito del mio cuore è accelerato dall'emozione o dal timore, il mondo oltre il velo del sonno diventa oggetto di riflessione.
A volte mi chiedo come mai un tempo sognavo di più o perchè almeno ricordassi i sogni nel dettaglio, oppure mi chiedo come mai non riesca a svegliarmi nel momento in cui la finzione è scoperta e mi accorgo che sto dormento, o ancora mi domando dove sia finito il mio sogno ricorrente. Mi trovavo al mare e le onde cominciavano a crescere. Correvo in spiaggia, ma quelle diventavano più alte, costringendomi a fuggire via, in alto, correndo per le scale che erano l'unica via di accesso alla spiaggetta che frequento da quando ero piccola. Correvo, ma le onde erano sempre a un passo da me, finchè non giungevo a casa e mi chiudevo la porta alle spalle, ma l'acqua filtrava sotto l'uscio, e a quel punto il sogno terminava...Non esattamente un bel sogno, ma mi ha fatto compagnia in molte notti e adesso non più. Eppure, piuttosto che annegare, avrei tanto voluto sognare di volare. Qualcuno ha un sogno ricorrente? E li ricordate i vostri sogni? Ci credete? Io so di persone che dormono con un quaderno sul comodino per poter scrivere dei loro sogni appena svegli, chissà se anche fra voi c'è qualcuno che lo fa =)

venerdì, febbraio 15, 2008

Ti ricordi gli inverni delle fiabe?

Ci sono fiabe che mi sono sempre piaciute. Alcune non erano granchè contenutisticamente parlando, ma la voce e i gesti del narratore le rendevano speciali alle mie orecchie di bambina. Come cappuccetto rosso. Vi siete mai chiesti perchè i piccoli continuano ad ascoltarla anche quando ormai ne conoscono a memoria ogni parola? Buffo, ma è così.
Poi amavo le fiabe di Capuana. Ne ricordo una che si intitolava "Spera di sole". Era una ragazza bruttissima, ma la mamma le ripeteva sempre "Sarai regina se Dio lo vuole" e a me questa sembrava una rima eccezionale :P.

Ricordo anche le fiabe in cassetta, avete presente "A milleee ce neee, nel mio cuore di fiabe da narrar..."? Ecco, mi piacevano anche quelle e mi rimase impressa l'immagine di una scatola piena di farfalle in una che si intitolava "L'orologiaio". Tra le storie per bambini però, non posso dimenticare Alice nel paese delle Meraviglie, a cui mi lega soprattutto il cartone animato. Devo ammettere che un pò mi faceva paura, quando ad esempio comparivano i Palmipedoni, però adoravo lo Stregatto e il Cappellaio Matto e forse un mio rimpianto è di non aver mai incontrato nella vita nè un gatto nè un cappellaio che somigliassero loro.
Tra tutte le storie e le animazioni, la mia preferita era La Spada nella Roccia. Avevo la videocassetta e l'ho consumata a furia di rivederla. Anche adesso però devo ammettere che il mago Merlino e la maga Magò hanno un certo fascino :P.
Ci sono storie che vi hanno fatti sognare da bambini e magari continuano anche adesso che siete più grandicelli? Ci sono storie che avreste voluto scrivere voi e vi siete mai cimentati nel raccontare una storia a un bambino?
Io ci ho provato, una volta, ma con pessimi risultati :P

mercoledì, febbraio 13, 2008

Gente che viene e gente che va

Il mio è uno spirito vagabondo. A stare ferma mi sale l'inquietudine e per ogni posto che visito la mia mente viaggia fin quelli che invece non vedrò mai. Ho avuto la mia parte di partenze e di ritorni, nella vita, ma non mi sembreranno mai abbastanza. Di tutti quei luoghi raccolgo foto, souvenirs, ricordi e se mi poggio un attimo a pensarci le emozioni mi si accavallano. E nel ricordo le emozioni non sono più quelle che provai allora, nel ricordo perfino le emozioni acquistano una nuova luce e una dimensione fantastica. E sono soprattutto le persone che finisco col ricordare. Quelle che ricordo con più malinconia sono quelle che non rivedrò mai e che pure- per un breve arco di tempo- mi sono state vicine. Naturalmente cerco di restare in contatto con chi posso, ma anche così, per persone che vivono dall'altra parte del globo, un nuovo incontro è quanto mai improbabile e la cosa che mi lascia sgomenta e che un giorno, di quella persona così vicina, potrei non sapere più niente.
Al contrario però c'è un evento che mi crea una gioia del tutto speciale: ritrovare qualcuno che pensavo perduto. E' successo, e mi auguro succederà ancora. Del resto il mondo è un luogo così imprevedibile...

domenica, febbraio 10, 2008

L'apparenza dell'apparire

...ovverosia: l'abito fa il monaco?.
Mi piace molto fare shopping e comprare vestiti.
"Sai che novità" direte voi. "Sei una donna, in pratica ce l'hai nel DNA".
E non posso darvi torto, ma anche nel vestire la gente esprime qualcosa di sè...o forse no? Io amo indossare abiti colorati e a volte, secondo qualcuno, vagamente stravaganti. Li scelgo per due motivi: perchè ritengo che mi stiano bene e perchè non mi dispiace che la gente mi ricordi come una macchia colorata con tanti capelli sulla testa. Eppure non è stato sempre così e ci fu un tempo in cui, piuttosto che indossare una gonna arancione mi sarei buttata sotto un tir. Anche allora mi piacevano i colori, ma non mi consideravo una persona colorata. Ero piuttosto grigia, se devo dire la verità, e per quell'insana convinzione che molti hanno, secondo la quale il mondo che hai intorno ti deve somigliare, consideravo giusto che anche tutto il resto fosse grigio. Non so cosa successe dopo, fatto stà che adesso il mio mondo ideale è colorato e asimmetrico, porta spesso cappelli e ha un'atmosfera evanescentemente gitana. Un po' sono contenta di rispecchiare questo mondo qui, almeno nel privato, perchè sul lavoro o in certe situazioni non ho difficoltà ad adattarmi ad altri canoni. Non ho difficoltà perchè i vestiti sono solo uno dei mille modi in cui comunichiamo una frazione infinitesimale del nostro voler essere...
Tutto questo per dire che io ritengo che, un pochettino, l'abito lo fa davvero il monaco, sebbene ovviamente non bisogna generalizzare e spesso si rischi di prendere cantonate paurose.

martedì, febbraio 05, 2008

Finestre sui mondi

Il sole che filtra dalle persiane e porta la luce nella stanza avvolta dalla penombra, il vento che spalanca le imposte, il fiato che si condensa su un vetro o le gocce di pioggia che vi scivolano lente e parlano di refrigerio. Osservo questa e mille altre cose nei pressi della mia finestra, che come tutti i passaggi, ha in sè qualcosa di magico che forse è' il suo essere al contempo in due luoghi, uno interno e l'altro esterno. Quando mi affaccio anch'io ho l'impressione di essere in bilico tra due mondi. Di uno riesco a intravedere gli spazi immensi, anche quando affaccia su un vicolo cieco, perchè alle sue spalle si disegnano cieli e orizzonti, dell'altro vedo che è intimo e interno, minuscolo ma pronto a esplodere repentinamente e a espandersi come il big bang.
E da quel mondo minuscolo riesco a sentirlo, l'immenso mondo là fuori, così bello e poeticamente crudele...
Non c'è che dire, mi piacciono le finistre anche se a volte mi fanno pensare troppo, e può far male.