mercoledì, maggio 28, 2008

C'era una domanda sospesa nell'aria...

...probabilmente erano anche di più, perchè da piccoli siamo tutti ansiosi di sapere, di dire, di domandare, di conoscere il perchè del perchè. Ma il quesito cui mi riferisco nel titolo è uno dei classici: "Cosa farai da grande?".
Quando si risponde e si hanno solo 7 o 8 anni è davvero difficile azzeccarci, io per esempio, non ci ho preso e ai tempi delle elementari ho risposto di volta in volta scrittrice, giornalista, hostess e diplomatica. Per me era una questione di massima urgenza stabilire cosa sarei stata da adulta e per me adulta significava (beata ingenuità) raggiungere i 20 anni.
Forse sono stata l'unica bambina al mondo a non desiderare diventare una ballerina, allora mi sembrava una cosa enormemente frivola, ma adesso mi piacerebbe avere imparato qualche passo di danza.

E' tardi per sperare in una infanzia un po' più folle eppure mi chiedo se sono già grande o mi manca ancora un po'...
Qualcuno è diventato chi immaginava?
E chi volevate essere? Artisti, scienziati, astronauti? Ce n'era per tutti...

sabato, maggio 24, 2008

Nutrimento dei sogni, continua fluidità, testimone di ogni dolore rivelatrice di verità...


Se si parla di musica si affronta un argomento vasto come il tempo e profondo come lo spazio. La musica è informe, mutevole, si adatta ai nostri stati d'animo e a volte li condiziona. La musica è popolare, perchè piace a tutti, nessuno escluso, ed è personale, perchè c'è una sola musica per ognuno di noi. La musica diverte, commuove, emoziona, indigna, la musica a volte anche stanca. Le canzoni di cui parlerò non sono le mie "preferite", come chiedeva un certo Meme, ma sono canzoni che mi ricordano qualcosa, lo faranno per molto tempo.
C'è Sally, alle cui note divento romantica più che malinconica forse perchè in me gli sguardi provocano ancora turbamenti...
Our farewell, una bellissima canzone che non posso fare a meno di odiare. Nonostante le parole del testo, per me è stata la canzone di un addio, ma non è per questo che la odio: la odio perchè è una canzone d'amore e avrei desiderato che parlasse d'altro...
Sentimiento Nuevo è legata a un cd, a una persona...mi mette di buon umore e mi ricorda che sono amata. Mi ricorda che posso essere amata anche senza saperlo.
E poi c'è More then Words, ho scritto questa, ma c'è un intero repertorio di canzoni da spiaggia che lego al ricordo di estati che non finiscono mai, di pomeriggi sulla spiaggia con gli amici e con una chitarra. Oh, lo so che queste cose non sono più di moda, ma chissà che un giorno non tornino ad essere in voga :)

domenica, maggio 18, 2008

Provate a fischiettar...

Non mi affezziono agli oggetti. Non ai vestiti, non ai peluche, i soprammobili, neanche ai regali. Ci sono cose che in un determinato periodo hanno un valore sentimentale per me, ma non permetto che sopravvivano ai miei sentimenti. Naturalmente riesco a fare delle eccezioni, ma la regola è che con una certa peridicità apro tutti i gli armadi e i cassetti della mia stanza e faccio spazio. Quando ho terminato mi sento un po' pù libera anche io.
Non ho bisogno che il biglietto di un vecchio concerto mi ricordi quanto mi sono divertita, e nemmeno che un barattolo mi ricordi un sapore o che un fiore appassito mi faccia tornare in mente un sorriso, e di questo sono felice, perchè vuol dire che sono tutte cose che posso richiamare da sola...Certo però ci tengo alle foto e a un paio di altri tesori che custodisco nella mia camera e tutto sommato so anche il perchè...
Altre persone collezionano i ricordi sotto forma di oggetti, io permetto che occupino solo la mia memoria. Non è giusto, e nemmeno sbagliato. E' solo che le persone sono diverse :)

domenica, maggio 11, 2008

A new beginning is always a crossroad

Capita di fare la cosa giusta e sentirsi comunque in colpa. A volte facciamo la cosa sbagliata ma per qualche motivo non ce ne pentiamo, in molti casi invece si agisce e poi si vive nell'incertezza di quel che sarebbe potuto essere e non è stato. Quel che è certo è che la vita è fatta di scelte e che ogni scelta apre scenari nuovi e ventagli infiniti di possibilità e allo stesso tempo ne preclude altri. L'esistenza non è una via dritta che si perde nell'orizzonte: è un groviglio di strade dalle quali l'orizzonte non è nemmeno visibile.
C'è qualcosa di epico in tutto questo, e anche di tragico: mi viene in mente come ciascuno di noi tessa inconsapevolmente il proprio destino intrecciando le proprie decisioni a quelle di altri sui quali non si ha alcun controllo. Ovviamente simili considerazioni non possono che nascere da una lunga e meditabonda riflessione su alcune mie scelte recenti. Lì per lì mi erano sembrate le uniche possibili, in realtà, come accennavo prima, una scelta c'è sempre, e adesso tuttavia tornare indietro è impossibile. Sono convinta di aver preso la giusta decisione, eppure non posso fare a meno di chiedermi "Ma giusta per chi?".

lunedì, maggio 05, 2008

Rotolando verso sud

Una collega ha portato in ufficio pasticcini di provenienza siciliana. Ho assaporato il mio alla mandorla e pistacchio pensando a quella terra calda e assolata, agli agrumi, ai templi, a quell'accento inconfondibile che i siciliani si portano dietro, a un futuro ponte sullo Stretto...Anche io, come la collega, ho trascorso a casa gli scorsi giorni di vacanza, come al solito senza fare cose eccezionali ma sono stata felice della gita a Scilla e a Reggio, degli amici ritrovati, i pranzi in famiglia, gli estranei che cercano di capire "a cu' apparteni"... Spesso, parlando del Sud d'Italia spuntano fuori tanti argomenti spiacevoli, però esistono una miriade di piccole cose che quella Terra me la fanno amare: le persone con cui sono cresciuta, naturalmente, e poi i tramonti infiniti, il cielo tanto più terso che nella capitale, i pezzi di Magna Grecia, il modo in cui l'antico vive nonostante tutto...
E adesso, se posso chiederlo, cosa vi piace del posto in cui siete nati? Cosa vi lega di più, se qualcosa vi lega, alla vostra zona?