lunedì, luglio 25, 2011

Chiedimi se sono felice


Sei felice?

E' una domanda che nessuno pone mai. Si chiede sempre "Come stai?", "Come va la vita?", si va sempre sul generico, eppure la felicità dovrebbe essere la cosa che ci interessa se teniamo a una persona, no?
Secondo me è una domanda che evitiamo di fare per paura della risposta, e non intendo solo il dispiacere di sentirci dire "No", ma il fatto che, a quel punto dovremmo fare qualcosa per rimediare a quella infelicità, o almeno provarci. E cosa siamo disposti a fare per le persone che amiamo?
E' bello crogiolarsi nell'idea che la semplice nostra compagnia, e la piacevolissima essenza del nostro essere sia da sola la condizione indispensabile per la gioia di un'altro, ma è bene guardare in faccia la realtà: verosimilmente non lo è.
E' un punto di partenza, poi dipende dalle persone. A qualcuno non basteranno castelli, gioielli e nemmeno l'autobiografia di Paris Hilton con dedica dell'autrice (che ovviamente non è Paris), per altri invece sarà sufficiente una parola, un fiore, un impegno cancellato, un minuto rubato.

E a volte è più difficile ottenere un minuto che un castello, un fiore che un gioiello. è davvero difficile dimostrare l'affetto giorno per giorno. E' facile convivere con il pensiero di rendere felice qualcuno, più difficile pensare di renderlo infelice. E pensare che a volte basterebbe davvero così poco.