giovedì, dicembre 23, 2010

Uomini e re

Guardare le persone può essere fonte di ispirazione.  Se ne stanno lì, a passeggiare per i fatti loro, intenti in pensieri che non ci riguardano. Hanno vite, in quelle case e in quegli uffici in cui non entreremo mai, e sogni. C'è qualcosa di più insondabile dei sogni di un altro? Non che sia tutto oro quello che luccica: immaginiamo quante monetine vengono sperperate nelle fontane o quante stelle cadenti consumano le loro scie nel cielo affinchè un'umanità senza fantasia invochi amore, soldi o ritorni.  Non c'è nulla di vile in questo, ma credo che nella regione del Desiderio bisognerebbe osare in quanto la volontà cambia la realtà. C'è questo ragazzo. Lo potresti incontrare in discoteca o a una festa perchè ama la compagnia e divertirsi, non diresti mai che in TV guarda sempre solo la pubblicità o che quando cammina in fretta per strada con aria distratta è perchè ascolta The Economist con la sua nuova applicazione. Dimentica o tralascia  tutto ciò che riguarda se stesso, compreso il sonno, ma gestisce milioni di altre cose con precisione. Sa rimanere senza parole,  ma conosce tante lingue. Lavora tanto e a  volte si sente perso, ma un  giorno vorrebbe diventare presidente. Non si è scelto un sogno facile, ma i sogni non dovrebbero esserlo!
Lo sanno bene ballerine, astronauti, piloti e piccoli re.

mercoledì, novembre 24, 2010

Se la signora Flo ordina tu obbedisci!

 Lo sapete, vero, che cambio lavoro quasi con la stessa frequenza con cui si cambiano i calzini? Si, certo che lo sapete, solo pochi mesi fa vi ho fatto conoscere la straordinaria capacità di concentrazione di V. mentre oggi mi ritrovo a rimpiangere quelle amene conversazioni su insalate, borsette e dinosauri. Ora la vita è diventata più dura, ora, nella MIA vita c'è lei! Colei che per motivi di privacy chiamerò la Signora Flo. No, non cambiate pagina! Non dovete credere che la Signora Flo sia solo un mio problema! Perchè quando finirete di leggere avrete scoperto che le Signore Flo sono un problema comune! Un problema di tutti! Una piaga che affligge l'umanità! La signora Flo è all'apparenza giovane ma se la conosci bene capisci che non è vero: non può essere giovane chi non ride mai e per quel che ne so io lei è coetanea dell''uomo di Neanderthal. La signora Flo va pazza per il cinema di avanguardia francese, in lingua originale, anche se non ne capisce una parola. La Signora Flo ha le gambe blu perchè il supertacco da 15 le provoca danni alla circolazione, ma non se ne lamenta, perchè è il suo modo in più di guardarti dall'alto in basso. La signora Flo veste i suoi tailler e le sue camicette ricamate anche se l'abbigliamento comune è jeans e maglietta, perchè la Signora Flo non scende al livello degli altri! Lei fa finta di non vederti se ti incontra per strada o simula una telefonata per non parlare con te.
E poi, la signora Flo è intransigente. Mai, mai sia detto che la signora Flo non si affretti a far notare che la colpa, una colpa qualsiasi, sia tua, sia vero o no non importa, sta a te dimostrare la tua innocenza! E dimostrarla non basta: perchè la Signora Flo sia contenta devi trovare un nuovo colpevole! E se, ahimè, la colpa è invero della Signora Flo, rassegnati, perchè in quel caso la colpa resta sempre tua, perchè sì! Non dice mai grazie, perchè non è chic, non sorride, per prevenire le rughe, ti chiede se hai un minuto quantunque sia evidente che non ce l'hai e quando pronuncia il tuo nome l'unico pensiero che ti attraversa la mente è "Numi dell'Olimpo, e adesso cosa vorrà ancora da me!?"
La signora Flo è il male, un male che fa la manicure, ma pur sempre il male! E non dirmi che non ne conosci anche tu una così, perchè in quel caso l'unica alternativa possibile è che anche tu sei una signora Flo!

giovedì, novembre 11, 2010

Zero Gradi di separazione

 A volte curioso tra le statistiche del mio blog. A parte le chiavi di ricerca, che sono un divertimento che condivido con molti, mi piace scoprire da dove vengono i malcapitati lettori di questo spazio presunto. I motori di ricerca conducono in questa sconclusionata isoletta, indifferentemente, navigatori del Nord, del centro e del Sud, di città piccole e grandi. Al solito, a queste scoperte, la mia mente vaga, e si chiede quanti di quei naufraghi ritornano poi coscientemente su questi lidi, quanti trovino davvero quello che cercano, e quanti vi restano per più del battito di un cuore e, se vi restano, cosa leggono, cosa gli piace. Non è una domanda sterile: le leggerezze di cui nutro queste pagine sono le cose che mi colpiscono nella vita di ogni giorno, mi interessa sapere se sono le stesse di altri. E poi ci sono le visite più inaspettate, un po’ come una scampanellata alla porta di casa, a mezzanotte. L’anno scorso avevo un lettore svedese, assiduo fintanto che sono stata assidua nello scrivere.
Avevo un lettore svedese. Non è una cosa veramente rara, non come sbancare il superenalotto, eppure da bambina potevo sognare di vincere la lotteria ma non potevo certo immaginare di avere, un giorno, un lettore svedese! In un certo senso, avere un lettore svedese, è qualcosa al di là di ogni immaginazione, al di là della mia immaginazione almeno. Il mio lettore svedese, inconsapevolmente, ha aperto la mia mente perché la sua silenziosa presenza mi ha reso possibile immaginare lettori e scrittori di ogni altra parte del mondo, mi ha reso possibile realizzare, veramente che non esistono più separazioni. Un concetto palese, nell’era di internet, ma che solo questo fatto concreto mi ha fatto metabolizzare.
Ora che non lo trovo più nelle statistiche mi manca un po’.
Come può essere strano il mondo. Legami insospettabili, potenziali e mai nati, persone che non sanno chi sei, eppure, un po’ ti conoscono.

domenica, ottobre 31, 2010

Ma anche no!

 Tra le incombenze derivanti dal mio nuovo lavoro mi tocca monitorare alcuni siti di gossip. Ebbene sì, c'è chi fa anche questo.
Confesso che in pochi giorni ho potuto colmare molte mie lacune: sono meno ignorante ma ciò non mi rende anche più felice. Ora, qualcuno mi spieghi chi ha decretato che parlare della coppia Clooney/Canalis è cool. Ci sono varie perle da conoscere nella loro love story: dal matrimonio non celebrato in luglio, alla stampa che non si fila Ely agli Emmy, passando per la colazione con DJ Francesco e la Marcuzzi (posso solo immaginare l’entusiasmo di George in quest’ultimo frangente) ma la mia preferita è l’intervista in cui la Canalis racconta di come tutte le donne del mondo la invidiano e indipercui, la odiano.

Questa dichiarazione la dice lunga circa i tempi che la ex velina ha trascorso fuori dal mondo e fuori di testa, con che mezzo non mi permetto di commentarlo, fatto sta che viene davvero voglia di prenderla a capocciate (Zidane docet). Odiare Ely perché sta con George sarebbe come odiare la Jolie perché sta con Brad, mentre nella realtà tutti amano i Brangelina e, d’altra parte, considerando che la Canalis è una bella gnocca, ci sarebbe da chiedersi come mai nessuno odia George. Non occorre un’indagine sociologica per scoprirlo: la gente è stufa di lei, e di mille altri come lei perché mancano di onestà. "Sì, sono magra, ma di costituzione, in realtà mangio una teglia di lasagne al giorno", "Come mi mantengo in forma? Dormo 12 ore e quando posso gioco con i bambini", "Il mio sogno più grande? La pace nel mondo e che tutti possano avere un capo firmato nel loro armadio", "Sì, sono famoso, ma il fatto di essere figlio di Madonna non c'entra niente, mi sono fatto da solo io."
Non ti basta essere famoso, attraverso percorsi e circostanze che sfiorano il miracolo, devi convincere il prossimo che il successo te lo sei guadagnato con doti mentali, spirituali, per attitudine verso qualche nobile arte, addirittura per una qualche salvifica disposizione naturale che ti permette di ingurgitare  qualsiasi cosa e poter sfilare per Victoria's secret e che tutto il resto è una coincidenza. E devi convincere di questo il prossimo anche se non sai cantare, ballare, presentare, dipingere, disegnare, parlare, dopo ogni pasto ti chiudi in bagno e, in sostanza, perfino il tuo manager si trova in serio imbarazzo quando deve parlare delle tue doti. Ma non divaghiamo, il punto è che  in barba a tutta la gente che magari ha fatto l’accademia e si è pagata gli studi lavando piatti, la Canalis fa l’attrice. A Hollywood, ma per carità, George non c’entra niente. Permettete che mi girino un po’ le balle? Ora il talento si acquista per osmosi? O è forse diventato una malattia venerea? Che se io mi fidanzo con un chirurgo poi mi metto a operare le appendiciti?
E ho parlato della Ely, perché se comincio a parlare di Belen perdo di obiettività. Vi dico solo che ho cambiato operatore da quando lei fa la pubblicità :P

martedì, luglio 06, 2010

Una zebra a pois

 Ho visto per la strada una nonnina. Avrà avuto 70 anni. Indossava un vestito giallo e una borsa a pois. Non era una borsa vistosa, ma era un accessorio gioioso, e anche il suo vestitino svolazzante lo era.
Ho avuto come un rapido flash. Ho pensato che quella vecchietta  doveva certo avere avuto una vita avventurosa.
Probabilmente ha girato il mondo, non so perchè l'avrei vista bene sul dorso di un elefante, durante un safari, o su una nave da crocera, a contemplare un iceberg nei mari del nord.
Nella mia visione, quella donna, da giovane ha tentato ogni sorta di mestiere, non si è mai arricchita, ma ha sempre fatto solo ciò che le piaceva, senza mai permettere a nessuno di mantenerla. Ha fatto sport, corsa probabilmente, e ballo. Me la immagino che balla ancora, tutti i venerdì sera, qualcosa di lento ma pieno di ritmo, come un tango o un valzer. So che ama i dolci e il buon vino, con quel vestito giallo non potrebbe essere altrimenti, e sono quasi certa che abbia avuto un amante francese.
Vi starete chiedendo perchè ve lo racconto, e in tutta sincerità non lo so bene neanche io. Mi stavo solo chiedendo che tipo di vecchietta sarò io, un giorno. Se avrò anche io una borsetta a pallini e se il mio vestitino colorato svolazzerà nel vento.

lunedì, maggio 31, 2010

Pregando per un sì

 Maggio è il mese dei matrimoni, ma quest'anno ho inviti che arrivano fino a luglio. Non so cosa ne pensiate voi ma per me partecipare a un matrimonio è quasi sempre drammatico. Non mi sto riferendo allo stress vestito/capelli/regalo, che comunque mi procura qualche capello bianco nei giorni precedenti, è la giornata in sè che richiede pazienza zen e forza da samurai.
I matrimoni degli amici sono il meglio che può capitare: con un po' di fortuna ti schiaffano al tavolo dei single e nessuno è nella condizione di dirti niente, ma quando a sposarsi è un parente...
Ovviamente tutto il parentato è presente, e per chi non lo sapesse il mio surclassa di gran lunga quello del "Mio Grasso grosso matrimonio greco", tutto il percorso casa-chiesa-ristorante è un enorme slalom per evitare che una zia commossa o un biscugino smarrito ti si appiccichi per rievocare matrimoni passati (alcuni dei quali furono celebrati prima della tua nascita) e operare confronti. Al ristorante ti è preclusa ogni via di fuga: mentre sei lì a gustarti il tuo risotto alle pere e taleggio senti una mano che si posa sulla tua spalla e la prozia Giasmina, in piedi dietro di te, rievoca il suo matrimonio ai tempi della guerra e il menù a base di cavoli e cicoria. Non che la prozia interrompa una conversazione particolarmente interessante visto che essendo tu (e per tu intendo io) la cugina più accomodante sei stata usata come jolly nella sistemazione dei tavoli (9 persone in un tavolo da 10 ...chi aggiungiamo?).
Ed eccoci al lancio del bouquet.. Tu sei lì che ti gusti il tuo trancio di tonno in crosta di pistacchi e una cugina ti dice "Vieni! C'è il lancio". "Sì sì, precedimi". Poco dopo una testimone "Preeesto, c'è il lancio del bouquet"..."Oh ma allora mi affretterò, vai tu intanto". E poi arriva un'anziana parente di qualcuno che ti dice la stessa cosa, e poi viene un'amica degli sposi, e poi arriva tua zia, e poi arriva la damigella e poi, nel caso tu non avessi capito che sta per essere lanciato il bouquet arriva tuo padre. Ma insomma, lo volete capire che non ho nessuna intenzione di fare a botte con la testimone per prendere un mazzo di fiori usati?!!
Lo hanno capito, ma sperano di aver capito male fino a che con passo tremante non ti si avvicina una antica tris trisavora che ti sussurra la domanda fatidica, appesa nell'aria da un bel po', ma che nessuno aveva osato fare "Ma tu, quando ti sposi?"

venerdì, aprile 16, 2010

Ascoltami

 Un giorno mi piacerebbe sapere  come le persone con cui ogni giorno sono a contatto per lavoro percepiscono me. Io, per il momento posso solo dire di loro, e lo faccio cogliendo l'occasione dell'ennesimo cambio di lavoro. Visto  che il mio primo capo era una ex modella cocainomane da allora in poi la mia strada, in questo senso, e' sempre stata in discesa: peggio di quella vuol dire che mi dimetto subito.
Chi mi segue su fb sa delle lunghe ore passate a  ascoltare la neomamma amministrativa. Riusciva a parlare di sua figlia in qualsiasi contesto, anche a proposito dello sbarco sulla luna! Ciò che mi faceva sorridere di lei era il modo in cui sbandierava la sua modernità e  il suo anticonvenzionalismo che, per lei, coincidevano con il suo essere cosa a parte  da tutte quelle donne/mamme che vivono per la famiglia e per fare foto alla loro prole. Anche a scuola sono stata a contatto con soggetti interessanti, ma più che ai colleghi mi riferisco agli alunni. Un'esperienza  quasi shokkante: meno di 10 anni di differenza ma un universo a parte. Alcuni di loro mi piace ricordarli come erano, bonaccioni e poco interessati all'economia, con il cuore  in tumulto per le appassionanti avventure di Elisa di Rivombrosa o in attesa che il loro fidanzato galeotto tornasse in libertà per lasciare la scuola e metter su famiglia con lui. Altri li immagino li' dove dovrebbero essere, a fare corse su moto truccate, risse o, piu probabilmente, in galera. Ma questa è storia.
Attualmente condivido l' ufficio con uno dei soggetti piu strambi che mi siano mai capitati. Lei parla. Ma non ascolta. No, non e' sorda ma le conversazioni con lei hanno un che di irreale. Conversazione tipo. Mentre chatta su msn, la soggetta, che chiamerò V. mi chiede:
"Cosa fai stasera?"
"Faccio Bungee Jumping con Fabrizio Frizzi."
"Ah, carino."  Non era la risposta che voleva e continua a chattare. Dopo poco V. ritorna all'attacco. "Che cucini stasera?"

-"Qualcosa di leggero...bistecca di dinosauro."
"Ah, carino." E torna al pc. Poi.-"Che ne pensi di una borsa gialla o rosa, per l'estate invece della solita bianca, sono colori che vanno su tutto, vero?"

"Belle entrambe, ma personalmente opterei per la gialla."
"Eh si, rosa e'proprio bella e poi va su tutto, vero?"
"...Si, certo, dipende anche dalla tonalita...Come la vuoi, rosa chiaro?"
"Si la voglio rosa scuro,  bel colore va su tutto...Cosa fai stasera"
"....Sto a casa a farmi un'insalata."
"Ah buona l'insalata!Anche io la faccio stasera! L'insalata fa bene, non  come le bistecche di dinosauro che sono indigeste e ...  "
Si commenta da sola, vero?

giovedì, febbraio 11, 2010

Dammi solo un minuto

 "Che...Scende alla prossima?"
Mi sono voltata verso di lei, poi mi sono guardata intorno: la metro era mezzo vuota, un ragazzino si arrampicava come una scimmia sui pali rossi, io potevo quasi immaginare le balle di fieno dei film western che rotolavano pigre al centro della carrozza, una signora grassa con 4 borse aveva allegramente occupato 4 sedili. Ero vicina a un'uscita ma nemmeno tanto e comunque non sarei stata un ostacolo per nessuno che volesse scendere. Tuttavia ho risposto: "No" e mi sono fatta da parte. Tutto perchè si levasse di mezzo non appena le porte si fossero aperte. Che posso farci? 'Sta gente mi mette ansia. Corrono sulle scale mobili, strombazzano al semaforo, accampano scuse per saltare la fila alla posta. Mi fan venire voglia di dire "Ma ti dai una calmata? Il tempo è prezioso per tutti, non solo per te. Non sprecarlo per farti venire un infarto!". Non sono questi i modi per "guadagnare tempo". Il tempo guadagnato è quello speso bene. Non la pensate così anche voi?

mercoledì, gennaio 13, 2010

Un tuffo dove l'acqua è più blu...

Sarà successo anche a voi di pensare che una determinata esperienza della vostra vita sarebbe rimasta unica e irripetibile e poi, immancabilmente vi siete resi conto di aver sbagliato. Tipo "Non andrò più al centro commerciale il primo giorno dei saldi" o " Patatine fritte e marmellata: assolutamente da non rifare" o ancora "Resterà per sempre il mio unico amore". Come diceva un noto telefilm, mai dire mai, perchè la cosa interessante del futuro è che nasconde infinite sorprese...Oddio, sapevamo fin dall'inizio che saremmo ricaduti nella trappola dei saldi, e soltanto Romeo poteva credere che di Giulietta ce ne fosse una sola... Ma le patate fritte con la marmellata...Chi può mai dire che strane voglie possano prendere alle 4 del mattino?
E anch'io, di ritorno da questa vacanza nel Sol Levante, sapevo che, al solito sarebbe stato un viaggio travolgente, ma come aspettarmi di ritrovare con le persone che avevo lasciato 5 anni fa, lo stesso identico feeling,  come se da allora non fosse passato neanche un giorno? Non lo sapevo, non lo immaginavo. Ma adesso posso immaginarmi tornare laggiù, ancora una volta e so che certe cose, nemmeno il tempo le cambia.
Ed un pensiero le passa per la testa / "forse la vita non è stata tutta persa  /forse qualcosa s'è salvato / forse davvero non è stato poi tutto sbagliato".