martedì, marzo 01, 2011

Perdonami ma io non ti perdonerò...

Sarà vero poi che quando si fa qualcosa di veramente brutto, e alla fine ci si pente, il dolore che si prova  è maggiore di quello provocato agli altri? A volte penso di sì, se si è abbastanza sensibili... Però penso anche  che se si è buoni e sensibili difficilmente si fa soffrire il prossimo. Ma la vera domanda è: si può perdonare chi ci fa del male se si mostra pentito? Voi perdonate? Io credo di avere una altissima soglia di sopportazione (ebbene sì, se mi fai inc@**are  vuol dire che hai fatto cose di una cattiveria indicibile, tipo mangiare l'ultimo biscotto della mia scatola, di quelli con le gocce di cioccolato, spammato sul mio blog o ironizzato sui miei capelli...O fatto un  altro centinaio di azioni che feriscono il mio animo delicato), ma nonostante la mia tolleranza, io non perdono.
Ci passo sopra, dimentico, ma  non perdono. Vi lascio immaginare per un momento le sottilissime differenze filologiche tra i due atti, con le implicazioni pratiche che comportano...Avete immaginato? Ora le illustro io: se perdoni azzeri. Come se non fosse mai stato fatto. Indietro non si torna, non potrai mai dire "Scusa se ho camminato con gli stivali infangati sul tuo tappeto, ma ricorda che IO ti ho perdonato quando tu hai dato fuoco alla mia collezione di fumetti...". ERRORE. Quel fatto non è più merce di scambio, hai perdonato la stoltezza di quell'azione e quindi accettato che quell'evento non potesse più essere usato per giustificare tuoi repentini e violenti sbalzi di umore. Ma se tu quel piccolo falò lo "dimentichi", be', nulla vieta che prima o poi le sue allegre scintille non ti tornino in mente! Puoi sentirti magnanimo ma non completamente stupido. Che il piromane si penta invece è la conditio sine qua non per un qualsiasi sviluppo che non sia la faida o l'omicidio... "Sì, ho rotto io il tuo salvadanaio, ma sono pentito!".. e ti credo, secondo te se non eri pentito (e non restituivi il maltolto), ne stavamo anche a parlare?

11 commenti:

Clode ha detto...

"se adesso te ne vai...non ci sarà più posto dentro me..." Massimo di Cataldo a parte (volevo farti notare che ho colto la citazione del titolo)
io invece sono del tipo "perdono i miei nemici ma tengo i loro nomi a mente...", cioè, ti perdono e non te lo rinfaccio, ma non scordo (solo nei casi gravi, è ovvio...) e quindi la volta dopo col cavolo che ti presto la mia macchina fotografica che hai fatto rimbalzare per le scale ridandomela col sorriso come se niente fosse!

Anche noto come principio del "buoni sì, ma co...oni no!"

;-)

Anonimo ha detto...

E' capitato di credere di aver perdonato. Invece no. Come dici tu, si dovrebbe resettare e, quando serve ce la metto tutta, ma proprio non riesco e questo è un gran problema. Sono convinta però che chi non riceve il perdono si trova in una situazione assai peggiore ed è proprio questo che istiga il non perdono..sono convinta. Si.

Modessa ha detto...

Per ora sono più d'accordo con Clode, anch'io la penso alla JAX, che mi piace anche molto più di DiScatarro, in generale.
E cmq premetto, che non si può fare di tutta l'erba un fascio.

Poi ti dico meglio come la penso, sono giorni che ci rimugino e presto te la dico, che l'è lunga.

: )

Clode ha detto...

Grande Modessa, la citazione era per solutori più che abili!!
:-)

Lieve ha detto...

@Clode...Sei una grande cacciatrice di citazioni o_o Io quella della modessa non l'ho capita.

E a proposito della @Mod Non rimugunare troppo Cri! Lo sai che te lo dico sempre che per te il rimugunamento è dannoso :P

@Yashanti...Se il penitente è davvero pentito sì, è molto dura per lui...ma non credo di pensare alla sua posizione quando non accetto di resettare :P ;)

Modessa ha detto...

Non ho citato nessuno... non mi piace Di Cataldo (che ho ribattezzato) ma adoro JAx, soprattutto ai tempi di CosìCom'è.

Cara mia, quando smetterò di rimuginare sarò nell'aldilà.

: D

Incantatore ha detto...

Eppure perdonare è importante.
Fa bene a chi perdona, oltre che a chi viene perdonato. Perché l'offesa, il sentimento negativo, se ne va, e si sta meglio. In alcuni casi anche MOLTO meglio.
E non credo nemmeno che sia sinonimo di dimenticare o di azzerare.
Se io perdono una persona che mi ha fatto un torto, perché lo credo pentito, vuol dire che scelgo di non provare più collera o animosità verso questa persona. Scelgo di non pensarci più, di non dare più peso alla cosa. Ma la mia memoria ha comunque registrato il fatto. Se questa persona dovesse ripetermi il torto e non mostrarsi degna della mia fiducia, la memoria sarebbe lì... e il perdono potrebbe anche venire ritirato fino a nuove circostanze. Mica il fatto di averti teso nuovamente la mano equivale a che io sia uno zerbino!

Poiché non siamo perfetti, tutti commettiamo errori. Poiché commettiamo errori, tutti abbiamo bisogno talvolta di essere perdonati.
Vogliamo trascinarci il peso di questi errori per sempre? Se la risposta è no, allora entra in gioco il perdono.

Il tutto fermo restando che a me i tuoi capelli piacciono davvero.

Clode ha detto...

c'è un premio per te!
;-)

Lieve ha detto...

Inky: sei una persona con un grande cuore...e vale anche per ciò che hai detto sui miei capelli :P

Clode: arrivooooo

Blue G. ha detto...

Cara Lieve, il perdono è sintomo di crescita e di intelligenza, si certo molto duro alle volte ma io ho perdonato e ancora mi sento di dire perdono e perdonerei... la cosa che mi succede invece è quella di perdonare ma non dimenticare, di mettere in un cassetto per un po una cosa e di tenerla sempre a mente ben chiara...

una volta dissi all'uomo che amavo che mi ha lasciata... io ti ho perdonato il giorno in cui mi hai lasciata... e sai perchè..? perche ti amo...

Blue ti segue

www.aspassoconblue.com

Lieve ha detto...

Cara Blue,
vorrei davvero avere la serenità interiore che ci vuole per fare una cosa del genere :)
A presto
Lieve