
Mi sono dedicata a lungo a cose che in realtà non richiedevano tanto tempo e non ho dato il giusto peso a ciò che invece quel tempo lo meritava.
E' così difficile stabilire quale sia la "giusta misura".
A fine giornata, immancabilmente mi guardo indietro e mi chiedo come ho potuto lasciar scivolare a quel modo i minuti e perchè ho trascurato proprio le cose a cui tenevo di più. Sono un'incredibile pasticciona. Forse, e dico forse, faccio così inconsapevolmente, per non dover fronteggiare scomode priorità, e in parte sarà davvero così ma una piccola percentuale delle cose che non faccio ha poco a che fare con doveri e grattacapi. Una telefonata, una lettera, un lavoretto da niente, una passeggiata in centro, una parola gentile, chiedere come va. E queste piccole cose sarei felice se qualcuno trovasse il tempo di farle per me. Ma si sa, il tempo è qualcosa di estremamente labile. Aumenta e diminuisce a seconda dell'umore e, a volte, sembra eterno, sembra non bastare mai, scompare.