domenica, febbraio 10, 2008

L'apparenza dell'apparire

...ovverosia: l'abito fa il monaco?.
Mi piace molto fare shopping e comprare vestiti.
"Sai che novità" direte voi. "Sei una donna, in pratica ce l'hai nel DNA".
E non posso darvi torto, ma anche nel vestire la gente esprime qualcosa di sè...o forse no? Io amo indossare abiti colorati e a volte, secondo qualcuno, vagamente stravaganti. Li scelgo per due motivi: perchè ritengo che mi stiano bene e perchè non mi dispiace che la gente mi ricordi come una macchia colorata con tanti capelli sulla testa. Eppure non è stato sempre così e ci fu un tempo in cui, piuttosto che indossare una gonna arancione mi sarei buttata sotto un tir. Anche allora mi piacevano i colori, ma non mi consideravo una persona colorata. Ero piuttosto grigia, se devo dire la verità, e per quell'insana convinzione che molti hanno, secondo la quale il mondo che hai intorno ti deve somigliare, consideravo giusto che anche tutto il resto fosse grigio. Non so cosa successe dopo, fatto stà che adesso il mio mondo ideale è colorato e asimmetrico, porta spesso cappelli e ha un'atmosfera evanescentemente gitana. Un po' sono contenta di rispecchiare questo mondo qui, almeno nel privato, perchè sul lavoro o in certe situazioni non ho difficoltà ad adattarmi ad altri canoni. Non ho difficoltà perchè i vestiti sono solo uno dei mille modi in cui comunichiamo una frazione infinitesimale del nostro voler essere...
Tutto questo per dire che io ritengo che, un pochettino, l'abito lo fa davvero il monaco, sebbene ovviamente non bisogna generalizzare e spesso si rischi di prendere cantonate paurose.

42 commenti:

Anonimo ha detto...

@Lieve


>>"Tutto questo per dire che io ritengo che, un pochettino, l'abito lo fa davvero il monaco, sebbene ovviamente non bisogna generalizzare e spesso si rischi di prendere cantonate paurose."

L'abito non fa mai, in nessun caso, il monaco.

Dire, invece, che l'abito fa il monaco (AFM) è la negazione di qualsiasi princio morale, è il dominio dell' "apparire" sull'"essere", è il trionfo della superficialità.

Io guardo sempre con molto sospetto chi fa affermazioni simili, anche se si vuole offuscare la portata con quel "un pochettino" che non esprime nulla.

Far passare questo concetto è grave. Ma purtroppo credo che questa tua affermazione sia l'espressione di uno stato di cose che versa sciaguratamente nella nostra società calabrese malata.
Qui l'AFM nei concorsi pubblici, nell'assegnazione di opere, nel clientelismo, nella negazione della meritocrazia.
Qui, purtroppo, troppe volte l'AFM.

E' vero quello che hai detto: hai preso una cantonata paurosa!!

E' una affermazione grave dalla quale mi tengo alla larga, e guai se non fosse così. Essa non va detta nemmeno in riferimento a cose futili. Nel modo come tu la esponi è soggetta, e non potrebbe non esserlo, a fraintendimenti.

Capisco che ami il capello giallo sul giubotto verde e sui pantaloni rosa. Questo va benissimo, ci mancherebbe: è un modo per esprimere la propria interiorità.
Ma da qui a dire che l' AFM c'è l'oceano atlantico di mezzo.

Occorre riflettere prima di parlare. Anche per rispetto verso chi non "veste abiti" ma "sa fare".

Lieve ha detto...

Mamma mia quanto mi eri mancato!
Pensavo che te l'eri presa sul serio e non ti saresti più fatto sentire, e invece eccoti qui. Sono felice che continui a esprimere i tuoi illuminanti pareri nel mondo, rendendolo un luogo più tollerante e liberale. Mille volte bentornato!

Juliet ha detto...

ti posso dire che lo shopping per me è una tortura...non ci riesco proprio a vagare senza meta tra i negozi, devo avere uno scopo o non ci riesco. Senza parlare poi dei negozi di scarpe!!!come li odio!!!!per comprare qualcosa deve scattare un colpo di fulmine mentre passeggio e mi cade l'occhio sulle vetrine.
Il mio look oscilla tra un qualcosa di un po' dark e un po' elegante..ma in linea di massima non ho colore...dipende da come mi sento..

Anonimo ha detto...

Lieve, il mio non è un "parere illuminato" è solo un pensiero di un idealista. Che vuoi farci, io quando leggo o sento "certe cose" non so far finta di non aver letto o non aver sentito. Mi piace, se mi è concesso, esprimere quello che penso.

Invece di tentare di denigrare il prossimo ("[...]continui a esprimere i tuoi illuminanti pareri nel mondo, rendendolo un luogo più tollerante e liberale.") faresti meglio a dire che quello che ho scritto, per te, è sbagliato.

Argomentare, a mia opinione, è meglio che tentare di ridicolizzare.

Lieve ha detto...

Caro Dreyfuss -scusami tanto, ma ti chiamerò così, perchè in quelle vesti mi sei tanto piaciuto giorni addietro, una vera faina- io non ho nessuna voglia di difendere la mia opinione,quello che ho detto è chiarissimo. Un po' della nostra personalità scaturisce nelle cose che scegliamo e indossiamo. Sono CERTA che sia vero. Non ho alcunissimo dubbio a riguardo. Poi tu, al solito, hai voluto fraintendere le miei parole, arrivando a dire che il "pochetto" che ho messo davanti alla mia affermazione non significa nulla, e che è impensabile giudicare le persone da come si vestono. Cosa ti dovrei rispondere? Lo so benissimo anche io che non si può giudicare una persona da come si veste. Nello stesso post ho scritto che i vestiti mostrano solo una infinitesima parte di noi e che ci sono altre mille cose che contribuiscono a formare la nostra immagine, vera o presunta che sia. Ma naturalmente tu non hai colto queste sfumature.
"Accorrete, accorrete!!Lieve giudica il prossimo da come si veste".
E' quello che hai capito? E' quello che vuoi credere? Fai pure.
Di sicuro a te ti giudico per quello che dici e per come lo dici. E per questo, potendo, preferisco denigrarti che dibattere con te di...ah già...di cosa?
Del nulla assoluto, perchè tu monti questioni sul nulla. Quello che tu hai scritto, non è il mio pensiero, puoi pensarla come ti pare ma non sono una persona superficiale e non ho nessuna voglia di starti a spiegare il perchè non lo sono, quando è evidente che per te è un dato appurato e non hai alcuna voglia di modificare la tua opinione, anche a costo di lanciarti in interpretazioni di quello che scrivo che sono al limite del ridicolo.
Dicevo...sì ti ho denigrato- che bella questa parola, un eufemismo molto efficace-ma tu invece cosa ti aspettavi che facessi? Voglio dire, ormai è chiaro che non sei un ospite gradito e con te le ho provate tutte.
La censura non funziona perchè aizza te e aizza gli altri, e per me, in tutta onestà è anche uno stress.
Ignorarti non funziona, perchè continui lo stesso, e se qualche malcapitato ha la brutta idea di risponderti al posto mio, te lo mangi.
Ribattere alle tue affermazioni e demolire il tuo punto di vista non serve nemmeno, perchè tutte le volte che l'ho fatto, hai detto che in realtà non l'avevo fatto e che avevi sempre ragione tu.
Pensi davvero di essere una persona con cui si possa avere un dialogo civile?
Io dico di no, che non lo sei. E mi comporto di conseguenza e, mi dispiace ma questa volta, sta a te dimostrarmi il contrario.

Dani ha detto...

Ciao Lieve...!Non sono molto bravo a capire una persona dall"abito",anche se é vero che a volte può mostrare una parte della personalità di qualcuno...!Come é vero che molti cercano l'approvazione degli altri nel modo di vestirsi,per paura di non piacere o per fragilità....!
A proposito,mi piace da matti andare a fare shopping(anche se poi non é che compro molto,anzi)infatti ci vado sempre in compagnia di qualche amica e mi diverto un sacco....!
Ti abbraccio per un buon inizio settimana....!

paola dei gatti ha detto...

io sono sempre stata "colorata" tra l'altro, un colore che detesto è il nero. lo so che molti lo ritengono elegante, ma a volte ai matrimoni pare di essere aad un funerale! di solito prediligo il rosso ed il verde

L ha detto...

bella l'idea della macchia colorata :-)

Ciao,
L.

Anonimo ha detto...

@Lieve

>>"Pensi davvero di essere una persona con cui si possa avere un dialogo civile?"

Certo che lo penso.

Accetto, peraltro, la tua opposta opinione in realtà mai confortata da dati di fatto.
Tu stessa ammetti di avermi denigrato. Questo la dice lunga sul mio modo di scrivere e di manifestare un pensiero ed il tuo modo di fare la stessa cosa.

>> "Del nulla assoluto, perchè tu monti questioni sul nulla."

Questa è davvero bella. Tu dici quello che vuoi, poi ti dimentichi di quello che scrivi (pensa, basterebbe rileggere il tuo post, senza spreco maestoso di energie...solo uno scrolling con la rotellina del mouse) e vuoi dare a bere che io monto tutto sul nulla.

La tua frase ("l'abito lo fa davvero il monaco") secondo il tuo modo di vedere sarebbe il nulla? O sarebbe oggetto di fraintendimento? Può anche essere vero per te.
Per me ha un significato negativo.

>> "Lo so benissimo anche io che non si può giudicare una persona da come si veste."

Cosa c'entra questo. Ma tu hai letto il mio post?
No. Altrimenti non avresti puntualizzato questo.

>>"Accorrete, accorrete!!Lieve giudica il prossimo da come si veste. E' quello che hai capito? E' quello che vuoi credere?"

No, non avendo letto il mio post scrivi quello che vuoi tu. Libero arbitrio. Il mio post dice esattamente l'opposto.

Hai trasfigurato completamente quello che ho scritto. Hai attribuito il significato che più ti ha fatto comodo al senso del mio post.

Le mie parole sono italiano chiaro e corretto nella forma e nella sostanza.
Ho fatto riferimenti precisi e inoppugnabili a quello che tu hai scritto. Di che ti lamenti? Semmai cancella il tuo post e riscrivilo, piuttosto che negare quello che tu stessa hai scritto. Non si può negare l'evidenza. Non capisco come ti sappia avventurare nel farlo a tutti i costi.

Sono un ospite non gradito? Bene.

Non scaldarti non è un attacco alla tua fortezza.
Il gioco non mi interessa.

Tu parli di demolire, di attaccare, di pretesa "ragione".
Perchè? Quali meteoriti passano per il tuo mondo?

Un dato è chiaro.
A te non va giù che qualcuno possa andare contro un tuo pensiero. Accettalo. Lo si evince da quello che costruisci.
E' non è un'affermazione da visionario. E' tutto documentato nel tuo blog. Basta leggere.

Anonimo ha detto...

L'abito fa il monaco? Sì, lo fa.
Bisogna però capire che ci sono diverse interpretazioni di affermazione.
I detrattori affermano che l'esteriorità, il modo di apparire esterno, non dice nulla dell'interno di una persona. Lo stesso concetto (pur formulato in maniera diversa) lo esprime il detto "mai giudicare dalle prime apparenze".
Invece la superficialità è una spia efficace e molto indicativa di chi abbiamo davanti.
Lasciando stare il secondo detto e concentradosi su quello del post, la considerazione immediata da esprimere è che siamo noi a vestirci.
L'abito non fa il monaco perché non basta un vestito a determinare una persona, ma se è questa stessa persona a scegliere un abito come indicativo di sè, si determina come monaco.
A prima vista, girando per la città, si hanno molti elementi che ci consentono di capire semplicemente dagli abiti che tipo di persona abbiamo davanti.
Che poi ci sia di più sotto i vestiti è logico, ma lo è altrettanto il fatto che l'abito, se scelto, faccia il monaco.

Anonimo ha detto...

Mi sono scordato di dire che "l'abito non fa il monaco" vale in quegli ambienti e in quelle circostanze dove è richiesto un certo abbigliamento, mentre nella vita quotidiana lo fa.

Lieve ha detto...

@Dreyfuss
>>>>Cosa c'entra questo. Ma tu hai letto il mio post?
No. Altrimenti non avresti puntualizzato questo.

>>"Accorrete, accorrete!!Lieve giudica il prossimo da come si veste. E' quello che hai capito? E' quello che vuoi credere?"

No, non avendo letto il mio post scrivi quello che vuoi tu. Libero arbitrio. Il mio post dice esattamente l'opposto.

Ma sentitelo. Lo hai detto così convinto che mi hai fatto venire il sospetto di aver capito male, e ho riletto il tuo ineguagliabile primo intervento. Rileggitelo anche tu. Naturalmente non c'è quella frase nel tuo post, ne è solo la versione sarcastica. Altamente sarcastica, questo te lo concedo, ma mi devi scusare perchè dimentico sempre che tu e il senso dell'umorismo non andate d'accordo. Oh, e nel caso te lo stessi chiedendo, nn ti ho appena denigrato, in questo caso credo di essermi limitata alla descrizione di un fatto.

>> vuoi dare a bere che io monto tutto sul nulla.

Non è che voglio darla a bere. E' così. Di cosa stiamo discutendo? L'AFM, del giudicare dalle apparenze. Tu non lo fai. Io non lo faccio se non per una minima parte, che è davvero minima e se TU avessi letto il mio intervento non avresti dubbi sul fatto che è così, senza contare che io ho parlato del privato. Tirare in ballo la società calabrese, quello era davvero fuori luogo, senza contare che lì non conta come ti vesti, conta solo chi conosci. Ma al solito hai voluto far passare il mio messaggio come portatore di idee pericolose e fonte di fraintendimento.
Ma ti sei reso conto che sei sempre e solo tu che fraintendi?

>>Hai trasfigurato completamente quello che ho scritto. Hai attribuito il significato che più ti ha fatto comodo al senso del mio post.

E no, questo non lo accetto. Sei sempre tu a farlo. Cerchi nelle mie parole i significati più sovversivi e subdoli. Nessun altro li legge in quella chiave, nessun altro altera le mie parole fino al punto di farmi passare per una pazza vaneggiante.

>>Sono un ospite non gradito? Bene.

No, non va bene affatto. Ma fai queste felici apparizioni solo qui da me o sei la spina nel fianco di qualcun altro?

>>A te non va giù che qualcuno possa andare contro un tuo pensiero. Accettalo. Lo si evince da quello che costruisci.

Aridaje. A me non vai giù tu. Non mi va giù la tua arroganza- e ti prego, non te ne arrivare col fatto che sono io quella arrogante, perchè all'inizio dei nostri scambi avevo un altro atteggiamento nei tuoi confronti, se adesso ti "denigro", se non ti parlo con rispetto e se dimostro scarsa stima di quello che dici e perchè non mi hai dato un solo motivo per pensare a te come una persona che merita di essere ascoltata. E di conseguenza non mi vanno giù le tue parole. Quelle degli altri invece sono disposta ad ascoltarle.
A te invece non va giù che tu non mi vai giù. E probabilmente non sei abituato nemmeno a trovare una persona che ti risponde per le rime. Perchè tu hai un bel dire che le mie risposte sono incoerenti, ma in fondo in fondo ti brucia da morire il fatto che non ce l'hai vinta. Per cui mio caro, quello a cui non va giù il pensiero degli altri sei tu.
Da parte mia, delle tue idee non mi interessa più niente, sei tu, come persona che non tollero nella maniera più assoluta.

Lieve ha detto...

@Juliet...ma come? niente shopping?
Acquisti a parte, a me piace sempre vagare senza meta...a meno che non piova o_O

@Lele...tu invece sei nella schiera degli shoppinghisti :P
Chi se lo aspettava ^^

@Paola, con te ci capiamo, il verde è anche il mio colore preferito ^^

Lieve ha detto...

@ L...grazie :P ... quando penso a me stessa mi compare sempre un'immagine un po' confusa :P

@Claudio, hai detto una cosa che chiarifica molto anche il mio pensiero: se una persona sceglie una cosa possiamo aspettarci di capire qualcosa di quella persona da ciò che ha scelto. Forse non potremo capire troppo, ma qualcosina si. Grazie per il tuo intervento ;)

Arthur ha detto...

Già, giudicare gli altri dal modo di vestire è sbagliato, molto spesso però mi è capitato, specialmente se non conosci chi hai davanti.
Del resto aveva ragione la volpe del piccolo principe: non si vede bene che col cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi.
P.S. Questa frase la sento dire sempre più spesso

Anonimo ha detto...

>>"Tirare in ballo la società calabrese, quello era davvero fuori luogo [...]"

Ho tirato in ballo, a dovere, NON la società calabrese ma uno stato di cose che la rende oggetto di prevaricazione. Occorre capire, non basta solo leggere.
Poi capisco che certi argomenti possono essere non graditi in questo blog e per questo posso anche scusarmi con te, per non averne capito lo spirito.

>>"[...]senza contare che lì non conta come ti vesti, conta solo chi conosci."

Ti rendi conto da sola che, metaforicamente, è la stessa cosa.
Esistono le metafore. Credo che tu lo sappia bene. E chi è "vestito" in un certo modo è favorito. Anche e soprattutto perchè "conosce".

>>"Ma fai queste felici apparizioni solo qui da me o sei la spina nel fianco di qualcun altro?"

Credo di non essere spina nel fianco di nessuno, anche perchè per lavoro non scrivo sui blog. Ovviamente non mi crederai. Pazienza.
Però occorre anche riflettere anche sul fatto che se sto sulle balle a te (perdonami la frase!), non è poi detto che debba stare sulle medesime ad altri.

>>"Non mi va giù la tua arroganza- e ti prego, non te ne arrivare col fatto che sono io quella arrogante, perchè all'inizio dei nostri scambi avevo un altro atteggiamento nei tuoi confronti, se adesso ti "denigro", se non ti parlo con rispetto"

Tu puoi dire tranquillamente che sono arrogante, io di te non l'ho mai detto. Non mi balocco così, preferisco argomentare pittosto che sparare sul prossimo. E' un mio vizo antico.
Tu puoi anche credere di denigrarmi o di essere irrispettosa nei miei confronti. E' un problema, tuo, di stile. Fai come credi.

>>"A te invece non va giù che tu non mi vai giù."

Via Lieve, queste frasi lasciamole ai bambini della scuola materna.

>>"E probabilmente non sei abituato nemmeno a trovare una persona che ti risponde per le rime."

Non ho problemi se qualcuno pensa di dovermi rispondere "per le rime", lo faccia pure. So ribattere efficacemente, nel rispetto del prossimo. Non mi intimorisce nulla e nessuno (ovviamente in senso filosofico).

>>"Perchè tu hai un bel dire che le mie risposte sono incoerenti, ma in fondo in fondo ti brucia da morire il fatto che non ce l'hai vinta."

Via Lieve questa è un altra frase da giardino per l'infanzia.
Forse rifletti in me le tue "stagioni" di vittorie e di non-vittorie brucianti.
Si vince o si perde in una gara, nella Teoria dei Giochi, nelle scommesse ai cavalli e non in un dibattito o in uno "scontro" (per usare un termine a te familiare) verbale o scritto.
Credo che tu questo non lo abbia considerato e, nella frenesia di darmi addosso, lo hai perso di vista. Perchè sono certo che a mente fredda lo avresti incluso nella tua analisi.

Io non ce l'ho con nessuno, men che meno con te.

>>"Da parte mia, delle tue idee non mi interessa più niente, sei tu, come persona che non tollero nella maniera più assoluta."

Se tu credi che io non debba più esprimere un mio pensiero in questo tuo territorio, basta dirlo esplicitamente. Certamente rispetterò la tua volontà. Non ci sono problemi.

Luna Dark ha detto...

diamine.

lo vorrei anch'io un commentatore così certosino.

L ha detto...

Me lo hanno detto oggi al lavoro che l'abito fa il monaco.. che palle di mondo.

Ciao,
L.

Anonimo ha detto...

Cara Lieve, l'abito purtroppo fa il monaco...i valori oramai sono persi, è più importante apparire che essere...te lo dice chi spende migliaia di euro in vestiti, accessori & co. non perchè mi senta un tipo futile o volubile, ma certe volte se non segui l'onda si rimane indietro...ti parlo per esperienza personale: la virtù è sventurata e mai apprezzata....come il caso delle ragazze serie e di quelle più "alla mano". quale credi vengano apprezzate di più dai ragazzi? A presto.

Anonimo ha detto...

Ma sai che me piacciono tutti st'inerventi di sto post?Tutti, proprio tutti!!!Er monno è bello proprio perchè è vario...Te dico a verità: m'intriga a sensibilità de Celeste...Ma chi sei, bella?
bacioni, Liè!!

Anonimo ha detto...

>> quale credi vengano apprezzate di più dai ragazzi?

Ovviamente le prime ^^
Come non preferire una dolce ragazza serie acqua e sapone con un grazioso vestito da sera a una che sembra un uomo col seno dal suo atteggiamento e vestita come una prostituta?
Come non preferire una donna ascolta musica classica e altre canzoni rilassanti ed emozionanti a uno che stravede per il primo gruppo di ragazzi che tentano di imitare i grandi e non riescono a fare più di un verso emozionante?
Come non stare ad ammirare per ore una donna che legge romanzi degni di questo nome e beve una tazza di tè o caffè, rispetto a una che compra "100 colpi di spatola" e tutti i fogli di Moccia e fuma come un turco?
Come non stare abbracciato a una donna ballando un valzer o semplicemente lasciandosi andare al magico flusso della musica, rispetto a una che sa solo muovere il corpo seguendo musica senza senso (chiamasi House e Tecno)?
Come non sciogliersi a una donna che ti vede arrivare, si toglie gli occhiali, ti sorride e ti fa palpitare il cuore, rispetto a una incapace di svegliare l'amico se non ballando come un'isterica e spogliandosi?
Come non passare la vita con la donna che hai sposato e ti ha dato un figlio perché l'avete voluto, anziché fare tutte queste cose con una solo perché il preservativo si è rotto?

Tutte queste domande per dire: Le ragazze serie oggigiorno sono un bene raro, ma solo le uniche di cui ci si può veramente innamorare. Tutte le altre sono un tipo che se Dante e tutti gli altri poeti che invocavano la donna angelo le vedessero inizierebbero a bestemmiare.

Anonimo ha detto...

Aggiungo anche:
Come non sospirare vedendo la tua donna che si commuove vedendo in tv o al cinema una struggente storia d'amore, anziché maledire i soldi spesi per portarla al cinema e vederla sbavare per Bova e Scamarcio?

Fabioletterario ha detto...

Vorrei ci fosse invece più apparenza dell'essere...!

Nuvola ha detto...

Ciao Lieve prendo posizione anche io a questo tuo post cercando di collgarmi all'inizio e non ai commenti che si sono moltiplicati a vista d'occhio in questi giorni. I vestiti sono una questione di stile e di gusti. Purtroppo in alcuni contesti non puoi fare a meno di darti "un tono". Devi infondere l'idea di una persona affidabile e competente..non puoi girare in tuta in quel caso :P
Dico che l'abito può fare il monaco e fa parlare di te. Lo stile che hai, i capelli che porti, il tuo modo di interagire etc.. rendono di te quella persona unica.
Che ben vengano le scelte bizzarre se ti senti a tuo agio vestita di lunghissime gonne colorate.

Lieve ha detto...

Dreyfuss
>>Se tu credi che io non debba più esprimere un mio pensiero in questo tuo territorio, basta dirlo esplicitamente. Certamente rispetterò la tua volontà. Non ci sono problemi.

Ebbene, sì. Ritengo proprio che non sia più il caso. Lasciando stare ogni considerazione a proposito di chi abbia torto o ragione in queste discussioni, resta il fatto che io ti trovo logorante.
Se non intervenissi più mi faresti davvero un favore.

Lieve ha detto...

@Arthur...l'essenziale è invisibile agli occhi è una frase bellissima =) "non si vede bene che con il cuore", purtroppo però è maledettamente difficile ...

@L...non sarà che ti sei presentato al lavoro in modo strano?^ o_0

@Celeste...Non so se hai letto gli interventi dopo il tuo, ma sembre che almeno una piccola rappresentanza del "sesso forte" apprezzi le ragazze che non siano troppo "alla mano" ^_^, e secondo me è quella la rappresentanza che conta=)
Hai anche trovato un fan :P ;)

L ha detto...

direi di no...mi sa che il capello lungo sciolto sto giro ha colpito...

Lieve ha detto...

@ Luca...che la nostra Celeste sia una ragazza di grande sensibilità lo penso anche io =) ;)
E poi ha una pacatezza che mi manca completamente o_0

@Claudio...il tuo penultimo intervento meriterebbe una standing ovation o_0. Sul serio hai scritto delle cose molto carine e fa piacere sentire qualcuno che la pensa come te e esprime il suo pensiero così bene.

@Fabio...se il nostro "essere" apparissi di più probabilmente prenderemmo molte meno cantonate ;)

@Nuvola...Io e te di Shopping ne sappiamo qualcosa :P
Così come so bene che il tuo ambiente non ti consente di girare in jeans e maglietta ;)

Anonimo ha detto...

Mi dici che non mi conosci o che non hai mai sentito il mio nome.Non so che pensare.Veramente.Dici che è una vita che stai in doppia nel tuo primo post in questo blog.Forse hai ragione,nel senso che Lieve e la ragazza che sospira poesie in ND sono due persone diametralmente opposte.In post successivi in questo blog parli di una persona amica che ti ha ferita abbandonandoti non chiarendoti i motivi per cui l'ha fatto.Semplicemente silenzio.Ma guardati.Chi potrebbe mai avere un parere diverso dal tuo se non vuole correre il rischio di essere bastonato oppure essere invitato a lasciare il tuo blog?Come Dreyfuss o povera patria o altri.Questa è epurazione.Mantieni solo la razza pura consenziente. Non mi meraviglio più di niente.Abbandono i tuoi blog.Credevo che fosse cambiato il tuo cielo.

Anonimo ha detto...

@Claudio�Non � cos� ovvia la risposta�purtroppo�e te lo dico per esperienza vissuta�Voglio farti una piccola confidenza�Mi sono sentita dire da un ragazzo per cui spasimavo che lo impaurivo, non so cosa intendesse in quel momento, ma mi teneva alla larga anche se so che non voleva perdermi�Per come dicono gli altri, non io (anzi, io non lo penso affatto!) potrei cambiare un ragazzo al giorno se solo volessi. Ma ho una grave macchia addosso: sono seria, troppo forse. Fatto sta che ho deciso di allontanarmi da questo ragazzo sentendomi ferita. Sai cosa ha fatto?Ne ha dette di tutti i colori sul mio conto, arrivando pure a dire che lo avrebbero deriso se si fosse messo con me. Che poi io non gli ho mai manifestato i miei sentimenti nei suo confronti, timida che sono pure. Per farla breve, lui ora sta con una ragazza molto �famosa� nell�elargire le sue grazie a chiunque anche se lui guarda me. Mi chiedo se a lui non viene il dubbio che lo possano deridere veramente ora�Morale: le ragazze serie non sono apprezzate e se tu, Claudio, lo fai, beh, sei una mosca bianca.

@Lieve�volevo ringraziarti per avermi calorosamente accolta nel tuo blog, per me � molto importante averti conosciuta, mi fai sentire �leggera��grazie di cuore.

@Lucaroma�grazie anche a te per i tuoi complimenti.

Un bacio a tutti gli amici che ho conosciuto in questo blog�

Anonimo ha detto...

Per Celeste:
Grazie per la confidenza^^. Spiace sempre sentire di una ragazza ferita da uno scimmione senza cervello (senza offesa per gli scimmioni che il cervello ce l'hanno) e un pò trovo fastidioso che il buon nome del sesso maschile (la connotazione forte l'ho sempre trovata sbagliata)sia infangato da gente simile.
Di primo acchito troverei conveniente dagli pan per focaccia, ma con certi tipi (riferendomi alla categoria in generale) l'ignoranza è tutto sommato la soluzione migliore.
Ad ogni modo, posso assicurarti che penso veramente quel che ho scritto. Se c'è una cosa su cui si può essere certi nei miei confronti (a parte il fatto che non mi drogherò mai, non fumerò mai, e non metterò mai a repentaglio la mia vita facendo cose stupide) è che posso innamorarmi solo di una donna intelligente, forte, sicura, divertente ecc. (meglio non essere ripetitiviXD).
Ah, grazie per avermi definito una mosca bianca ^_^

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Claudio...credo tu sia un animo gentile dai buoni sentimenti...Grazie per avermi ascoltata.

Lieve ha detto...

Dreyfus, sei un vero signore, questo è poco ma sicuro.

Lieve ha detto...

Anonimo. Io il tuo ultimo intervento non l'ho davvero capito.
Perchè ti aspetti che io sappia chi sei? Sei lo stesso che passava di qui tempo fa? Adesso, dai tuoi riferimenti, mi pare di capire che è così, ma anonimo eri e anonimo rimani. Ma io non conosco il 90% delle persone che scrivono qui, quindi che tu abbia un volto o no, per quel che mi riguarda non ha nessuna importanza- se ho dimostrato curiosità a riguardo è solo perchè tu mi hai fatto credere che ci fosse un motivo per essere curiosa. Se non è così, ebbene pace.
Quanto a Dreyfus ormai, per quel che mi riguarda, non è più una questione di essere d'accordo o no con quello che dice. Credo sia normale avere delle antipatie. Se anche venisse a darmi manforte in tutto quello che dico il fatto non cambierebbe, perchè ha un modo di porsi che a me non piace. Non voglio sostenere che il suo modo è sbagliato e il mio è giusto- è evidente che tu, ad esempio, sei sulla sua stessa lunghezza d'onda e non trovi nulla di sbagliato nel suo atteggiamento- ma resta il fatto che non mi piace e lo avverto sempre pronto alla provocazione, cosa che poi, che sia volontaria o meno, gli riesce benissimo.
Dovrei comportarmi da ipocrita e fare finta che è bene accetto? Nella vita normale io non do' confidenza, non frequento e non mi intrattengo con le persone che non mi piacciono, e di sicuro non faccio loro credere il contrario. Mi ha chiesto se preferivo che sparisse. Sì. In tutta sincerità sì.
Con me non si può parlare? Non lo so, di sicuro però io e lui non possiamo parlare.
Quanto alla persona di cui mi lamentai molti e molti post fa, be' tu non immagini nemmeno di chi hai preso le difese. Scommetto che nemmeno dreyfus potrebbe spendere una sola parola per difendere il comportamento di quell'uomo lì, ma non volli raccontare allora, e sicuramente non lo farò adesso.
Infine, anche se tu e Drey siete ostinati a sostenere il contrario, io non scrivo qui per ricevere l'approvazione di qualcuno, quello che pretendo però è che, nel momento in cui si esprimono pareri contrastanti, lo si faccia con rispetto. Rileggiti il primo intervento di questo post, a cominciare dal nick che si è scelto il nostro Dreyfus, e poi dimmi se lo ha usato, il rispetto.Io sarò lieve, sarò naif sarò quello che ti pare ma non perdono chi mi offende, tanto più non perdono chi lo fa velatamente, con il doppio scopo di cercare perfino di prendermi in giro.
Ora, spero di aver parlato di Dreyfuss per l'ultima volta. Quello che ho appena scritto, l'ho scritto per mettere la parola fine a un argomento di cui sono davvero stufa. Non è affatto una giustificazione: è il mio punto di vista. Le porte del blog sono aperte, se vuoi vai via, se vuoi resta. Ma se invece sei solo una delle tante manifestazioni del mio amico drey...be' posso solo dirti di cercarti un hobby.

Lieve ha detto...

@Celeste...Mi dispiace per quello che ti è capitato, ma per fortuna, come dice anche Claudio, gli uomini non sono tutti così :)

Lieve ha detto...

Oh, un altro signore.
Ma anche se evidentemente non l'hai pensata così, io davvero non capisco che problema hai. Io ho parlato di drey perchè tu ne hai parlato per primo. Se anche io e te abbiamo avuto discussioni- cosa che a questo punto non so- sono più che certa che mai abbiamo toccato i livelli che ho raggiunto con lui. Ne sono certa perchè da adesso in poi sarà la mia pietra di paragone per qualsiasi diverbio. E hai un bel dire che ocn me non si può parlare. Tu ti tieni un vantaggio su di me- dicendo che mi conosci e per questo puoi giudicarmi- a cui non intendi rinunciare. Fai pure. Ma a questo punto quella scocciata sono io. Se ci conosciamo e un giorno ciincontrassimo non credo sarebbe corretto per me non sapere che con te "ho chiuso", o quanto meno litigato. Vedi tu. Se mi conosci, conosci anche la mia e mail. Scusa ma io a questo punto non so davvero di che stiamo parlando e per quale motivo stiamo litigando.
Se hai deciso di calare per sempre il sipario invece, be'...sayonara.

Lieve ha detto...

Dreyfus...Ho visto bene che non hai messo alcun link e infatti, dandoti del signore, non mi riferivo affatto a quello.
Mi riferivo al fatto che hai sentito la necessità di mettermi al rogo, accostandomi ad comportamenti estremisti in cui IO non mi riconosco affatto, e lo hai fatto, non negarlo, con il preciso e chiaro scopo di denigrarmi e sputarmi addosso. E' vero. Hai avuto quantomeno il buongusto di non mettere il link. Ma io lo so cosa hai scritto. Cosa ti aspetti? Che ignori l'intento provocatore?
E tu, a scrivere quelle cose, ti senti tanto liberale? Io non ti accetto mio caro, ma neanche tu accetti me. E in questo- solo in questo, per fortuna- siamo uguali.

Lieve ha detto...
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Lieve ha detto...
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Lieve ha detto...

tu sei solo un povero demente.
non hai risposto a nessuna delle mie obiezioni. e poi non te en dovevi andare?

Lieve ha detto...

Ah. tanto per fartelo capire, ho cancellato perchè alcune persone sono rimaste disgustate dal tuo modo di fare.
Il cattivo gusto, qualsiasi cosa tu possa pensare a riguardo, è qualcosa di tangibile e oggettivo, e tu ne sei l'incarnazione.