sabato, novembre 10, 2007

Il bello dei viaggi sono i viaggiatori...

Nei miei peregrinare su e giù per l'Italia posso dire di averne viste di tutti i colori. In parte perchè l'Italia è piena di italiani, e già questa è una garanzia di strambità, e in parte perchè di solito mi muovo in treno, e si sa, o almeno io lo so, che i treni danno accesso a sconosciute e strampalate dimensioni.
In tutti i miei viaggi ho avuto la compagnia di soggetti eccentrici e disorientanti che- ne sono quasi certa- si smaterializzavano una volta scesi dal treno, andando forse a casa, forse in un altro mondo u_U.
Io ho visto cose che voi umani...ci vuole proprio eh... Ho visto una rissa tra vecchie e due giovani napoletani che, mentre quelle dimenavano i bastoni, interpretavano l'avvenimento e davano agli altri passeggeri i numeri da giocarsi al lotto. Ho stretto la mano di un uomo con tre dita, tre grosse dita che lo facevano somigliare a una specie di uomo arpia, ho ascoltato i deliri di uomini che sostenevano con convinzione la necessità che io aprissi un negozio e diventassi imprenditrice di me stessa, ho rifiutato un cortese invito in Costa Azzurra e preso un caffè con un becchino, una barista che voleva diventare una cantante e un controllore. Ciò che mi fa pensare che ci sia qualcosa di irreale in questi viaggi è che di norma tendo a dimenticarli immediatamente, finchè qualcosa non me li riporta in mente. Adesso per esempio, sento che ne sto dimenticando tanti, eppure per quanto i particolari mi sfuggano, mi vengono in mente i volti di centinaia di persone che ho incontrato. E il bello dei treni è proprio che ti può capitare a fianco chiunque, gente con cui magari chiacchieri per ore e che diversamente non avresti mai incontrato o con la quale non ti sarebbe venuto in mente di scambiare una parola. Ricordo una nonnina che, arrivate insieme a Roma, dovetti accompagnare, con i suoi bagagli, a prendere un altro treno, e poi un tipo che mi fece chiedere il numero di telefono da sua madre : , ricordo una ragazza californiana che studiava matematica ed era in vacanza con i suoi zii, e una famiglia australiana con 4 bambini che hanno cantato per tutto il tempo, un ragazzo che diceva di essere stato il timoniere della Amerigo Vespucci, una guardia carceraria, una maestra d'asilo. Mi chiedo se anche in loro sia rimasto un vago ricordo di me, me lo chiedo, davvero...

10 commenti:

Dice ha detto...

io non posso dire di essere un grande frequentatore di treni, ma adoro viaggiare. non tanto la destinazione, quanto il viaggio in sè. soprattutto con le persone giuste, si dividono momenti unici in viaggio...

Anonimo ha detto...

Ada, su Italia 1 stanno faceno le 12 fatiche di Asterix!!!! Lo hanno fatto per noi....scusami, sono sempre Off Topic!!! Se vedi questo post e fai in tempo a sintonizzarti, devi promettermi che quando passi per Roma, mi avverti!!!!

Anonimo ha detto...

Credo che il bello dei viaggi siano i posti che trovi a percorrere a visitare e a scoprire. I posti comprendono strade, ponti, ville a schiera in un caldo pomeriggio autunnale, ma comprendono anche la gente di quei posti.
Come quella volta che mi trovai a passare in un quartiere romano, credo sia stato vicino Monte Mario. Vidi un asfalto blu riscaldato dal sole delle tre e mezzo di pomeriggio, vidi un ragazzo su un motorino che piangeva per un amore finito da pochi minuti, vidi la ragazza affacciarsi al balcone, guardare giù e poi sbattere e chiudere le finestre.
Io capii tutto in un lampo.
Capii che la vita è meravigliosa anche con i suoi momenti di delusione e tristezza. Capii che quel viaggio mi insegnò ad amare la gente di quei posti che mi trovai a visitare. E ogni tanto ci torno, proprio in questi posti forse con la vana speranza di trovare in quelle strade battute dal sole, qualcosa di me stesso nelle persone che vivono là da sempre.

Saluti.

Lieve ha detto...

@Dice, anche io amo viaggiare in compagnia, e mi piace trovare compagnia durante i viaggi. Si rinnovano i rapporti che hai già con certe persone e se ne creano di nuovi :)

@Lorenzo...da non credere che dessero proprio quello :P !!

@Cuore in Inverno
Hai scritto delle cose molto vere e molto belle. Ho sentito dire che per trovare se stessi non occorre spostarsi, ma io credo che la nostra essenza sia mutevole e in continua evoluzione e tutto quello che fai e vedi nella vita ti forma un po'. E' per questo che i viaggi ti cambiano. E' per questo che, quando ritorni, vedi in quei luoghi e in quelle persone qualcosa di te :)
Saluti a te...

Anonimo ha detto...

In treno mi è capitato di parlare per ore con un ragazzo camorrista che mi ha letteralmente sconvolto... la sua interessantissima visione delle cose penso che mi rimarrà dentro per sempre.

Nuvola ha detto...

I viaggi.. aprono scenari e dipingonmo immagini che la tua mente conserverà inalterate ad ogni tuo ritorno.
Devo fare viaggi più spesso .. ;)

Lieve ha detto...

@Towa...anche i punti di vista altrui, per quanto distorti, possono essere interessanti scoperte ;)

@Nuvola, come sai, io viaggerei in continuazione...

dawoR*** ha detto...

presi uno ad uno sono esseri incredibili / è quando fanno massa che...

:) dawoR***

Fabioletterario ha detto...

Altro che se è così! E al tempo stesso, è interessante osservare come alla fine tutti noi siamo viaggiatori della vita...

Anonimo ha detto...

e sì, è fantastico incontrare l'umanità...
io non frequento più molto i treni ma quando mi capita mi scopro intimorito e mi pongo in un orizzonte più lontano.
guardo fuori, non vicino e mi viene in mente il verso di una canzone: restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento, le luci nel buio di case intraviste da un treno