
martedì, dicembre 16, 2008
Ti regalerò una rosa, una rosa rossa per dipingere ogni cosa...

lunedì, dicembre 08, 2008
In viaggio nel tempo

che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Deliri,
Dubbi Amletici,
Leggerezze,
Spazi
mercoledì, novembre 26, 2008
Se un giorno io non fossi più io - divagazioni su cose più grandi di me. Molto più grandi.

Se nella tua vita passata sei stato cattivello, rinasci animale. Uno scarafaggio, in altre parole, è qualcuno che le ha combinate grosse quando andava su due zampe.
Se sei stato buono rinasci uomo e fonti ben informate sostengono che se non sei stato COSI' buono, può toccarti di rinascere donna.
Può anche darsi che tu ti sia comportato nella maniera più ZEN possibile, così che, al momento della morte, abbandoni per sempre questa valle di lacrime, ti sganci dalla ruota della morte e della rinascita ed entri nel Nirvana, che non è il paradiso, ma qualcosa di diverso, ammesso che qualcuno sappia esattamente cosa sia il paradiso. Il nirvana comunque, per citare parole non mie è "il grande vuoto e la sua assenza di santità", una definizione che, attaccata come sono alla "pienezza" terrena, mi spaventa un po', motivo per cui nessuno è mai riuscito a convincermi della desiderabilità di questo vuoto... ma sto divagando. Ho riassunto teorie che richiederebbero tomi interi di spiegazioni in due righe, quindi prendete le mie parole per quello che sono: becere approssimazioni. Dove sta la complicatezza cui accennavo? Be', ecco, la faccenda complicata è che il buddhismo (perchè di buddhismo si sta parlando) non crede nell'esistenza di un'anima individuale, quindi chi o cosa si rincarna? Qui le spiegazioni si sprecano, ma il concetto è che a rincarnarsi siano varie parti di te, non necessariamente tutte, parti che in qualche modo ti rappresentano ma non ti rappresentano in toto, così che l'essenza che si viene a creare nel nuovo individuo sei tu, e allo stesso tempo non lo sei. Concetto senza dubbio non del tutto privo di fascino ma per quel che mi riguarda non auspicabile come quello di un'anima immortale in cui io sono io e basta. Detto questo, la mia mente semplice si è chiesta chi o cosa sarei stata in passato se tutto questo fosse vero, e ho pensato a un essere che mi somigliasse almeno in parte, e l'unico che mi è venuto in mente è il gatto. Nessuna Cleopatra, nessuna Zarina Russa. Un gatto. Non so quale sia il peccato per una vita felina, certo è che un'esistenza da edonista non è la peggiore delle condanne :P E' solo un gioco ma se non fosse la vostra prima volta su questo mondo, chi credete che sareste stati?
venerdì, novembre 07, 2008
Chi ha paura del lupo cattivo?
Una assistente di volo ha comunicato che la colazione non sarebbe stata servita per via di alcune turbolenze. Pochi istanti dopo l'aereo sul quale viaggiavo ha cominciato a trasformarsi in una sorta di shaker per passeggeri. Io pur ancorata alla mia poltrona con le unghie, ho mantenuto
una mia dignità, il mio vicino di volo, palesemente sull'orlo di una crisi di nervi, ha cominciato a dare segni di cedimento, con risate isteriche, gridolini e un fiume di parole il cui senso era "Mi sono appena sposato, ho tutta una vita davanti, sono troppo giovane per morire". Dubito che le cose che mi ha raccontato me le avrebbe dette se non avesse pensato sul serio di poter morire entro pochi istanti. Dubito che mi avrebbe addirittura rivolto la parola se l'aereo non avesse iniziato a ballare. E' curioso cosa siamo in grado di fare e di dire quando ci sentiamo in pericolo ed è curioso che siano situazioni diverse a scatenare in noi il panico. Io, ad esempio, dò il peggio di me in presenza di vermi e insetti, in particolar modo posso diventare isterica alla vista di uno scarafaggio, ma conosco uomini che tremano di fronte ai ragni, ai topi, e gente adulta che non prende sonno senza una lieve luce nella stanza... Quasi sempre le paure che ci paralizzano sono inconsistenti e irrazionali. Chissà cos'è che ci incatena davvero al di là della mera immagine di ciò che vediamo.

martedì, ottobre 28, 2008
Dammi la pioggia, la pioggia, la pioggia che batte sul tetto d'assicelle, è la migliore amica di rose e ispirazione
Riflettevo sull'estro e sull'illuminazone artistica. Pensavo agli sconfinati eserciti di uomini e di donne che dedicano frammenti della loro vita a un'arte. Musicisti e scrittori, poeti e cantanti, pittori, vignettisti, attori e fotografi: degli italiani tutto si può dire tranne che manchi loro inventiva e creatività anche se come è ovvio (e giusto) solo a pochi è dato coltivare da professionisti queste passioni. Notavo però come, soprattutto tra i più giovani - ma non solo - sia diffusa una certa "arroganza" o se preferite mancanza di umiltà che si esplica nel ritenere superflua per se stessi la gavetta e l'apprendimento. Sembra quasi che la predisposizione per un determinato campo sia di per se stessa l'unica qualità richiesta ai nostri artisti del futuro e non la base minima di partenza per intraprendere un percorso lungo, duro e quantomai difficile. Ammesso che questa predisposizione si abbia - perchè, permettetemi, c'è un buonismo diffuso che induce tutti a credere che "volere è potere", quando ciò non è vero: non si può cavar sangue dalle rape- dicevo, ammesso che questa predisposizione si abbia il nostro aspirante artista, prima di potersi definire tale, dovrà apprendere tecniche e metodi, con sudore e se necessario, sangue! Intendiamoci, non c'è niente di male a strinpellare una chitarra pur non avendo le doti di Jimi Hendrix o tentare un gorgheggio senza la maestria della Callas, ma è giusto avere coscenza della differenza tra se stessi e un Pavarotti! Non rifugiamoci dietro frasi tipo "Sì, lui forse ha la tecnica, ma vuoi mettere Pallino, quanto era espressivo?!!!" Ma per favore...Un'altra cosa: l'arte secondo me va vissuta prima di tutto come uno stimolo interiore a fare e creare, no, più di uno stimolo, un bisogno, per se stessi. Se poi il proprio messaggio è compreso e condiviso, se è apprezzato, se piace, se ha una sua universalità e se davvero si ha talento, le porte del successo si potrebbero spalancare, in caso contrario...Be', non importa. Non è successo niente. Ma ultimamente sembra che non vada così. Avverto su tutti i media, la smania di certi personaggi dalle dubbie capacità di esibirsi, di mostrarsi, di rivendicare allori che, in tutta onestà, non mi sembra che meritino e in tutta questa loro foga non avverto affatto il loro bisogno di fare e creare. La spinta è quella di ottenere successo, di arricchirsi, firmare autografi. Eccolo il sacro amore per l'arte! A tutti loro posso dire solo...Ma andate a lavorare... Lo ammetto...Sono incappata in un paio di programmi televisivi che avrei dovuto evitare come la peste :P
sabato, ottobre 18, 2008
Il mio sesto senso e mezzo
Oggi pioverà o ci sarà il sole, lui arriverà in ritardo, qualcuno mi chiamerà dopo tanto tempo, succederà qualcosa di bello...Sensazioni a fior di pelle che nella mente non si articolano in veri pensieri ma fermentano a livello incoscente e colpiscono come una rivelazione quando accadono davvero. Non riusciamo a spiegarci come facevamo a saperlo, ma in certi giorni è come se un suggeritore segreto ci avvertisse di quello che ci aspetta. Certo, a livello statistico sono più le volte che non ci prendiamo che quelle in cui le nostre intuizioni sono giuste e nel caso di un pronostico esatto, anche involontariamente, abbiamo tenuto conto di tutta una serie di indizi che, messi insieme, potevano aiutarci a risalire alla verità. Ma ci sarà un caso su mille in cui quel che avviene avviene senza un motivo palese, eppure noi "ce lo sentivamo".
"Sarà la volta buona", "Mi parlerà", "Qualcosa cambierà"... Anche a me capita di rado, ma mi capita e in quei frangenti mi sento un po' veggente, un po' chiromante, un po' sensitiva nei confronti del mondo e di chi mi circonda. Senza spingersi nel campo dei superpoteri, qualcuno ha qualche sesto senso e, magari anche un altro mezzo in più? =)
"Sarà la volta buona", "Mi parlerà", "Qualcosa cambierà"... Anche a me capita di rado, ma mi capita e in quei frangenti mi sento un po' veggente, un po' chiromante, un po' sensitiva nei confronti del mondo e di chi mi circonda. Senza spingersi nel campo dei superpoteri, qualcuno ha qualche sesto senso e, magari anche un altro mezzo in più? =)
che vaneggiava di
Deliri,
Leggerezze,
Papaveri e Papere,
Pensieri strani
lunedì, ottobre 06, 2008
Pimpuru pampuru parimpampù!

che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Pseudofilosofia di terz'ordine
venerdì, settembre 26, 2008
The importance of saying goodbye

Buongiorno, bentrovato, arrivederci, addio. Ti dicono che la persona che hai di fronte, iniziando quella giornata, volente o nolente, e qualunque sia il suo umore, all'occorrenza interagirà con te. Vogliono indicare che qualcuno ti sta dicendo "Io ci sono, ti ho visto, voglio che tu sappia che potrei voler scambiare qualche altra parola con te." Significano "Sto andando via, per un po'non mi vedrai e starò lontano, ma tornerò" Significano "Non ci vedremo più, non mi aspettare". I saluti sono porte che si aprono e che si chiudono. Per entrare devi salutare e aprire la porta, quando esci devi salutare e chiuderla, perchè nessun altro lo farà al tuo posto ed il freddo avrà tutto il tempo di entrare e sarà il gelo che troverai se e quando tornerai.
domenica, settembre 21, 2008
Equinozio d'autunno

Al caldo dell'ultimo sole dell'estate musicisti e artisti di strada hanno improvvisato uno strano concerto e insolite danze lungo i marciapiedi.
Mi guardavo intorno e quello che vedevo mi piaceva. Mi guardavo intorno e mi sentivo fortunata a vivere qui.
che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Ciarle,
DolceMente,
Leggerezze
venerdì, settembre 05, 2008
Strambità

Ma senza andare così lontani nello spazio, posso dire che un mio amico si è messo a vendere occhiali decorati con conchiglie e che, sempre più spesso mi è capitato di vedere gente con un simpatico cappellino con ombrello incorporato, per le giornate di sole.
Voi cosa mi dite? Ci sono stati oggetti che vi hanno fatto pensare "E questo chi se lo compra?" o_0
sabato, agosto 30, 2008
Non c'è mai tempo per le cose veramente importanti...

Mi sono dedicata a lungo a cose che in realtà non richiedevano tanto tempo e non ho dato il giusto peso a ciò che invece quel tempo lo meritava.
E' così difficile stabilire quale sia la "giusta misura".
A fine giornata, immancabilmente mi guardo indietro e mi chiedo come ho potuto lasciar scivolare a quel modo i minuti e perchè ho trascurato proprio le cose a cui tenevo di più. Sono un'incredibile pasticciona. Forse, e dico forse, faccio così inconsapevolmente, per non dover fronteggiare scomode priorità, e in parte sarà davvero così ma una piccola percentuale delle cose che non faccio ha poco a che fare con doveri e grattacapi. Una telefonata, una lettera, un lavoretto da niente, una passeggiata in centro, una parola gentile, chiedere come va. E queste piccole cose sarei felice se qualcuno trovasse il tempo di farle per me. Ma si sa, il tempo è qualcosa di estremamente labile. Aumenta e diminuisce a seconda dell'umore e, a volte, sembra eterno, sembra non bastare mai, scompare.
martedì, agosto 26, 2008
Sogni di gloria

Ogni 4 anni il mondo si mobilita per celebrare lo sport...L'importante è partecipare-ci dicono- ma l'impressione è che a vincere ci tengano in parecchi. Le Olimpiadi a me piacciono perchè trovano spazio sport che, diversamente, nessuno si fila e questo vale tanto per quelle estive che per quelle invernali.
Per quanto pigra anche io, se del giusto umore, amo mettermi alla prova ma mi diverto di più quando non c'è nulla in palio perchè permette a me e agli avversari di giocare senza ansia. Che poi, se ci pensiamo, l'ansia fa sì che il gioco non sia più gioco ma pura competizione. E quindi vai con i giri in bici, rigorosamente da passeggio e possibilmente senza mete precise, ping pong a ostacoli giocato nel giardino della zia saltando gatti, racchettoni estremo tra i sassi del bagnasciuga e beach volley d'assalto con sfidanti che ti crollano addosso dall'altra parte della rete. Ecco, in queste discipline mi sento davvero una campionessa, queste e il galleggiamento in acqua di mare, bocce e freccette e la caccia allo gnomo.
Insomma, lontana dalle medaglie e dagli allori mi tengo in forma anche io ;-)
mercoledì, agosto 20, 2008
L'estate sta finendo...

che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
DolceMente,
Leggerezze,
Vaneggiamenti inutili
mercoledì, agosto 06, 2008
Dormire, forse sognare

lunedì, luglio 28, 2008
Celami in te, dove cose più dolci son celate, fra le radici delle rose e delle spezie.

Capirai- direte voi -se è buona davvero è impossibile non amarla. Ma al di là dell'assaggio adoro guardare all'opera chi sa "creare", impastare, insaporire...Nel mio piccolo mi applico, ma mentirei parlando di grandi risultati. Però mi piace sperimentare, usare ingredienti sconosciuti, accostamenti insoliti che nella maggior parte dei casi risultano temerari, ma a volte riescono. Ultimamente avevo poco da sperimentare, visto che mio fratello era a dieta e mi aveva implorato di non tentarlo, motivo per cui cose diverse dall'insalata e dal petto di pollo erano state bandite, ma fra pochi giorni mi ritroverò campo libero in cucina, per cui sto facendo scorta di spezie e pastrocchi vari che vorrei utilizzare. Adoro la cucina giapponese, i dolci arabi, le spezie indiane. Certi sapori, alcuni profumi, determinati aromi hanno qualcosa di fascinoso. Parlano di luoghi lontani, di culture distanti e usarli è uin po' come viaggiare. Cosa vi diverte provare in cucina? Ci sono piatti che amate di più e vi piace sperimentare?Io mi considero un'esploratrice dei sapori o_0
che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Ciarle,
Leggerezze,
Papaveri e Papere
martedì, luglio 22, 2008
Uno su un milione

che vaneggiava di
Catene,
Cianfrusaglie,
Papaveri e Papere
domenica, luglio 13, 2008
My place

che vaneggiava di
Leggerezze,
Pseudofilosofia di terz'ordine,
Spazi
sabato, luglio 05, 2008
Ma tu chi sei che avanzando nel buio inciampi nei miei più segreti pensieri?

Nella notte di Tanabata, la settima notte del settimo mese, Altair e Vega si incrociarsi nel cielo... Quando nelle notti estive contemplo il cielo e quel fiume lattiginoso mi si para davanti, spesso la mia mente indugia su questo racconto.
Chissà perchè gli amori infelici sono anche i più belli.
Deve essere bello non avere dubbi al punto di aspettare con fiducia l'unica persona di cui abbiamo bisogno.
Aspettarla con l'unica certezza che la perderemo di nuovo..
che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Spazi,
Titoletti fuorvianti
mercoledì, luglio 02, 2008
La fine del mondo e altre cose che prima o poi devono capitare

Non a caso qualche giorno fa, mentre io sorseggiavo pacatamente il mio espresso, qualcuno declamava i catastrofici scenari dell'anno 2012, anno in cui, secondo il calendario maya, il mondo conoscerà una non meglio identificata calamità . Secondo fonti ben informate (presumo si tratti di Fox Molder) potrebbe verificarsi l'arresto del pianeta terra per 72 ore e un'inversione dei poli magnetici con tutti i relativi casini annessi. Addirittura è stato indicato un giorno per tutto questo, il 21 dicembre. L'oratore, che io non avevo mai visto coinvolto in attività diverse dal rimorchiare bionde in sala mensa, sembrava essersi appassionato davvero a questa storia e rispondeva, argomentando come meglio poteva, a tutti i timidi tentativi della sua ristretta platea di sostenere che forse un tale pericolo non era poi così concreto. "Del resto", diceva, "cose simili sono già accadute, e le sosteneva pure la Bibbia mille e non più di mille!" Salvo giustamente fargli notare che a nessuno risultava che nell'anno mille fosse finito il mondo. Comunque la faccenda è stata sufficente perchè l'alternativo del gruppo affrontasse un argomento affine, il big rip, che sarebbe il contrario del big ben da cui ha avuto origine l'universo...inutile dire che da lì a sostenere che forse il big rip sarebbe avvenuto nel 2012 il passo è stato breve...Ogni cosa poi è degenerata, perchè si è passato a parlare di viaggi nel tempo, catastrofi tecnologiche, bag del millennio e altre amenità. Ero piuttosta incredula nel constatare che in certi passaggi i miei colleghi mostrassero vera preoccupazione e al tempo stesso un interesse quasi morboso per i cataclismi che stavamo sviscerando.
"Fine" è una parola così definitiva che impressiona sempre un po' ma spesso dimentichiamo che ciò che per il bruco è la fine del mondo, il resto del mondo lo chiama farfalla. A questo proposito mi permetto di suggerire un libro "La Fine del Mondo e il Paese delle Meraviglie" di Haruki Murakami, un romanzo molto bello, immaginifico e fantascientifico in cui la morale, se così la vogliamo chiamare, è che "fine" è una parola che ne nasconde un'altra molto più bella: cambiamento. L'importante, come recita un altro libro, è non lasciarsi prendere dal panico ;)
che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Ciarle,
Deliri e Catastrofi,
Gossip,
Vaneggiamenti inutili
domenica, giugno 29, 2008
Non ho mai avuto ragione nella vita ma questa volta avevo proprio torto...

Nella top ten delle ricerche resta imperterrita la De Filippi nuda! Mi chiedo chi siano questi pazzoidi, probabilmente gli stessi che digitano cose tipo "una ragazza mi insulta dolcemente" "ragazze dal vivo", e "le parole da dire agli uomini in certi momenti"...Be' meglio non indugiare oltre su questo tipo di indagini perchè come sempre sono le domande dei googolisti che più meritano la nostra attenzione!
La mia preferita dice "Vuoi essere il mio girasole?" non trovate che sia una proposta adorabile? o.0 e a me non l'ha mai chiesto nessuno ._.
Passiamo ora al lato scientifico...abbiamo l'imbarazzo della scelta: c'è chi chiede "Cosa si mangia su Saturno?", e poi "Come realizzare delle orecchie di gatto?", domanda da non sottovalutare, visto che delle orecchie di gatto possono sempre servire e "Quando si può dire che un uomo ha le spalle larghe??". Sinceramente io non mi ero mai posta il problema.
E infine i dilemmi intramontabili "Perchè è difficile la comunicazione tra uomo e donna?" "Cosa significa sognare polli?"(azzardo una risposta: avevi fame? :P) e la domanda dell'anno "Le sigarette aromatizzate fanno diventare sterili?!" (un consiglio Ciccio, tu cmq smetti).
Per terminare mi sembra giusto dare un'occhiata agli annunci: "cerco una donna tra i 30 e 40 anni, più amica dell'anima che amante" "cerco una frase per ricordare una persona morta" (ha lasciato il segno a quanto pare...) e una sbirciatina alle istruzioni per l'uso "Smettere di tacere soltanto quando abbiamo qualcosa da dire che valga più del silenzio". L'ultimissima mi ha incuriosita "come scrivere una lettera a un amico con i miei cambiamenti fisici" dite che sul web si trovano risposte a questi interrogativi? o_0
che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Ciarle,
Gossip,
Leggerezze,
Papaveri e Papere,
Parola d'ordine
lunedì, giugno 23, 2008
Così sospesi...

La settimana scorsa però ho dovuto lasciare, quasi su due piedi, il mio vecchio lavoro (vecchio si fa per dire...ero là da appena tre mesi) , per cogliere al volo una proposta che mi si era concretizzata davanti letteralmente dall'oggi al domani. E' stato un piccolo shock saltare la fase di "transizione" in cui si entra nell'ordine di idee che la consueta routine sarà cancellata e che i volti ormai familiari saranno sostituiti da altri...non ho potuto nemmeno fare il passaggio delle consegne con la mia sostituta...e adesso ho il pensiero di tutte quelle decinde di microfaccende che ho lasciato in un ufficio in cui non metterò più piede, dentro un pc che dimenticherà la mia password, per persone che noteranno la mia mancanza giusto per un istante e poi continueranno a dedicarsi alle solite occupazioni. E' assolutamente giusto, eppure mi dà la sensazione di aver perso qualcosa. Certo, è una sensazione che durerà giusto il tempo di avere nuovi affari, e progetti, e preoccupazioni nel nuovo ufficio, ma c'è...
martedì, giugno 17, 2008
Al passo coi tempi
Nuvola, in visita qui nella capitale, neanche facciamo finta di interessarci a questi Europei e oziamo sul divano tra un succo al mirtillo, il pc, lo zapping e il libro degli origami. Com'è noto, in queste serate di palpitante suspance, il palinsesto televisivo raggiunge l'apice dell'insulsagine ma ecco che tra un deprimente Muccino, un giallo sbiadito e una commediola erotica degli anni settanta spunta il capolavoro!
Mentre l'Italia si ferma perchè gioca la nazionale, io e l'amichetta
Il lungometraggio di Heidi!
Certo, parlando di Heidi tutti abbiamo delle certezze...si sa...Heidi è quella a cui, non si capisce come, sorridevano i monti e le caprette facevano ciao. Heidi è l'amichetta di Peter e Clara, la bambina cicciottella e un po' burinozza che dalle alpi svizzere svernava in Germania. Insomma, Heidi la conosciamo bene.
E invece no.
Dovete sapere che qualcuno si è preso la briga di ridisegnarla. Questa Heidi qua è una bimba anoressica e non molto simpatica, viene da pensare che dopo qualche mese a Francoforte di tornare fra le mucche non avrà poi molta voglia. Clara è un'adolescente nevrotica, e in confronto la signorina Rottermeier è dolce e remissiva. Peter già nella versione originale appariva un bifolco sottomesso, qui è l'ombra di se stesso.
Bah, sarà che anche i cartoni animati hanno bisogno di una mano di vernice e una lucidatura ogni tanto, ma se i bambini di oggi hanno gusti diversi, potrebbero anche produrgli qualche pokemon e qualche Braz in più...O no? o_O
Mentre l'Italia si ferma perchè gioca la nazionale, io e l'amichetta
Il lungometraggio di Heidi!
Certo, parlando di Heidi tutti abbiamo delle certezze...si sa...Heidi è quella a cui, non si capisce come, sorridevano i monti e le caprette facevano ciao. Heidi è l'amichetta di Peter e Clara, la bambina cicciottella e un po' burinozza che dalle alpi svizzere svernava in Germania. Insomma, Heidi la conosciamo bene.
E invece no.
Dovete sapere che qualcuno si è preso la briga di ridisegnarla. Questa Heidi qua è una bimba anoressica e non molto simpatica, viene da pensare che dopo qualche mese a Francoforte di tornare fra le mucche non avrà poi molta voglia. Clara è un'adolescente nevrotica, e in confronto la signorina Rottermeier è dolce e remissiva. Peter già nella versione originale appariva un bifolco sottomesso, qui è l'ombra di se stesso.
Bah, sarà che anche i cartoni animati hanno bisogno di una mano di vernice e una lucidatura ogni tanto, ma se i bambini di oggi hanno gusti diversi, potrebbero anche produrgli qualche pokemon e qualche Braz in più...O no? o_O
giovedì, giugno 12, 2008
Profumo di nuovo

che vaneggiava di
Cause Perse,
Deliri,
Pseudofilosofia di terz'ordine
mercoledì, giugno 04, 2008
Il giorno perfetto

Giorno dopo giorno combattiamo con l'incertezza, lottiamo con la paura di quel che può capitare, ci interroghiamo sulle decisioni che altri prenderanno per noi e, in definitiva, l'impressione è sempre quella di non poter avere tutto sotto controllo.
E' quasi per caso che si arriva a certe consapevolezze. Chè non serve controllare tutto, a volte anzi non serve affatto controllare e qualcuno può amare perfino le nostre debolezze. E senza capire perchè, il giorno perfetto è lì, e non è affatto come lo abbiamo immaginato, e forse, visto da fuori e con distacco, non è nemmeno così perfetto, ma per chi lo sta vivendo, eccome se lo è....
che vaneggiava di
Deliri,
Pensieri strani,
Pseudofilosofia di terz'ordine
mercoledì, maggio 28, 2008
C'era una domanda sospesa nell'aria...

Quando si risponde e si hanno solo 7 o 8 anni è davvero difficile azzeccarci, io per esempio, non ci ho preso e ai tempi delle elementari ho risposto di volta in volta scrittrice, giornalista, hostess e diplomatica. Per me era una questione di massima urgenza stabilire cosa sarei stata da adulta e per me adulta significava (beata ingenuità) raggiungere i 20 anni.
Forse sono stata l'unica bambina al mondo a non desiderare diventare una ballerina, allora mi sembrava una cosa enormemente frivola, ma adesso mi piacerebbe avere imparato qualche passo di danza.
E' tardi per sperare in una infanzia un po' più folle eppure mi chiedo se sono già grande o mi manca ancora un po'...
Qualcuno è diventato chi immaginava?
E chi volevate essere? Artisti, scienziati, astronauti? Ce n'era per tutti...
che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
Ciarle,
Leggerezze,
Papaveri e Papere,
Titoletti fuorvianti
sabato, maggio 24, 2008
Nutrimento dei sogni, continua fluidità, testimone di ogni dolore rivelatrice di verità...

Se si parla di musica si affronta un argomento vasto come il tempo e profondo come lo spazio. La musica è informe, mutevole, si adatta ai nostri stati d'animo e a volte li condiziona. La musica è popolare, perchè piace a tutti, nessuno escluso, ed è personale, perchè c'è una sola musica per ognuno di noi. La musica diverte, commuove, emoziona, indigna, la musica a volte anche stanca. Le canzoni di cui parlerò non sono le mie "preferite", come chiedeva un certo Meme, ma sono canzoni che mi ricordano qualcosa, lo faranno per molto tempo.
C'è Sally, alle cui note divento romantica più che malinconica forse perchè in me gli sguardi provocano ancora turbamenti...
Our farewell, una bellissima canzone che non posso fare a meno di odiare. Nonostante le parole del testo, per me è stata la canzone di un addio, ma non è per questo che la odio: la odio perchè è una canzone d'amore e avrei desiderato che parlasse d'altro...
Sentimiento Nuevo è legata a un cd, a una persona...mi mette di buon umore e mi ricorda che sono amata. Mi ricorda che posso essere amata anche senza saperlo.
E poi c'è More then Words, ho scritto questa, ma c'è un intero repertorio di canzoni da spiaggia che lego al ricordo di estati che non finiscono mai, di pomeriggi sulla spiaggia con gli amici e con una chitarra. Oh, lo so che queste cose non sono più di moda, ma chissà che un giorno non tornino ad essere in voga :)
domenica, maggio 18, 2008
Provate a fischiettar...

Non ho bisogno che il biglietto di un vecchio concerto mi ricordi quanto mi sono divertita, e nemmeno che un barattolo mi ricordi un sapore o che un fiore appassito mi faccia tornare in mente un sorriso, e di questo sono felice, perchè vuol dire che sono tutte cose che posso richiamare da sola...Certo però ci tengo alle foto e a un paio di altri tesori che custodisco nella mia camera e tutto sommato so anche il perchè...
Altre persone collezionano i ricordi sotto forma di oggetti, io permetto che occupino solo la mia memoria. Non è giusto, e nemmeno sbagliato. E' solo che le persone sono diverse :)
domenica, maggio 11, 2008
A new beginning is always a crossroad

C'è qualcosa di epico in tutto questo, e anche di tragico: mi viene in mente come ciascuno di noi tessa inconsapevolmente il proprio destino intrecciando le proprie decisioni a quelle di altri sui quali non si ha alcun controllo. Ovviamente simili considerazioni non possono che nascere da una lunga e meditabonda riflessione su alcune mie scelte recenti. Lì per lì mi erano sembrate le uniche possibili, in realtà, come accennavo prima, una scelta c'è sempre, e adesso tuttavia tornare indietro è impossibile. Sono convinta di aver preso la giusta decisione, eppure non posso fare a meno di chiedermi "Ma giusta per chi?".
lunedì, maggio 05, 2008
Rotolando verso sud

E adesso, se posso chiederlo, cosa vi piace del posto in cui siete nati? Cosa vi lega di più, se qualcosa vi lega, alla vostra zona?
lunedì, aprile 28, 2008
Tanto, tanto, tanto...

E' con indescrivibile dolcezza che si accolgono quei momenti in cui ci si può dedicare a se stessi, dismettere gli abiti da lavoro, i pensieri importanti, le preoccupazioni e rivolgere la mente a tutte quelle cose che sono il vero motivo per cui viviamo. Perchè è così, se sopportiamo pene e dissapori, situazioni spinose e colleghi pesanti non è perchè dobbiamo, ma semplicemente perchè sappiamo che c'è qualcosaltro: esiste un premio che ci aspetta.
E' forse per un' intrinseca ricerca di armonia che a volte mi ritrovo ad apprezzare il silenzio, quando il rumore mi ha sopraffatta, o la musica, specialmente se dentro di me avverto dissonanza. La musica mi piace ascoltarla, a volte anche imitarla se sono del giusto umore, con le mie scarse doti di chitarrista.
Studi e lavoro mi hanno da sempre relegata in uffici e biblioteche ma se posso, quando posso, evado. E poco importa se i miei viaggi sono di breve durata o le mie mete vicine. Viaggiando si appaga il mio desiderio di vedere, parlare, conoscere e trovo nuovi luoghi da ricordare e immaginare nei momenti a venire.
E poi ci sono i libri. Di certi periodi della mia esistenza posso dire solo che i libri mi hanno salvata, non saprei dire da chi o da cosa, ma sono certa che l'abbiano fatto. E anche scrivere mi ha salvata, scrivere mi salva ancora, ogni giorno.
E per quanto so che c'è chi mi considera poco espansiva, ho assoluto bisogno degli altri. Non quegli "altri" indistinti e massificati che costituiscono lo sfondo su cui passano immancabilmente lunghe giornate, mesi e anni. Gli "altri" che cerco, che mi mancano, con cui sento il bisogno di condividere un pensiero, che amo incontrare, con cui divido il tempo libero, quelli che abbraccio, quelli di cui cerco il contatto fisico, quelli con cui è sufficente anche solo restare insieme in silenzio per darmi pace, per darmi felicità, sono poche persone con cui sento di aver diviso un po' di anima. Sono le persone che hanno reso il mio mondo più luminoso.
Ho sprecato molto tempo tra odio e autocommiserazione, sono lieta di dire che ne ho avuto abbastanza di entrambe e adesso l'unica vendetta che cerco nei confronti di chi mi ha voluto male è essere felice o almeno provarci, perchè è l'unico riscatto che possa valere qualcosa per me e l'unica offesa possibile per chi, per motivi che ancora ignoro, non voleva augurarmi ogni bene. Ebbene sì, essere felice mi piace e, per quanto ovvio, è una scoperta che ho fatto non troppo di recente :)
E con questo spero di aver accontentato Lunadark e Juliet ^^
Passo la palla a...A tutti ;)
lunedì, aprile 21, 2008
Sotto il segno dei pesci

A volte penso che da lassù se la ridano di tutti noi, in modo particolare degli astrologi, poi mi ricredo e capisco che non ce la danno tutta questa importanza e probabi9lmente ci ignorano alla bell'è meglio. Non ho mai creduto a mappe astrali o robe così, ma mi diverte parlarne con chi se ne "intende", e ogni tanto scopro cose curiose su quello che gli altri pensano di me, camuffato da ciò che coincide con le caratteristiche del mio segno che, tanto per la cronaca, è il sagittario.
Sono un segno di fuoco, e di fuoco è anche il mio ascendente, il Leone. Cosa significhi questo, io non lo so. Ma mi suona bene. E trovo il sagittario e il leone segni più dignitosi della Scimmia, che invece mi è toccata in sorte nell'oroscopo cinese...
Come reagite quando vi chiedono di che segno siete? Quando qualcuno apre il giornale per leggervi la sorte giornaliera?
Essendo i segni slo 12, trovo strano che un dodicesimo della popolazione mondiale possa aspettarsi nella giornata le stesse cose che devo aspettarmi io, eppure questi tentativi di predirmi il futuro mi divertono, e mi fanno sorridere, per cui ascolto. Come dire...se non lo prendi sul serio, male non può fare :P
che vaneggiava di
Ciarle,
Cronaca Fuxia,
Titoletti fuorvianti,
Vaneggiamenti inutili
giovedì, aprile 17, 2008
L'altra metà della mela

"totale":
una razza perfetta, ermafrodita, ogni individuo autosufficente e beato di sè.
Fu per invidia che gli dei divisero le due parti di queste creature e le dispersero nel mondo. Da allora vagano come esseri imperfetti che possono raggiungere la felicità soltanto trovandosi.
Direi che è proprio da quel momento che sono arrivati i casini, perchè è da quando tutta questa gente si è messa alla ricerca che gli dei hanno più cose da fare. Gli uomini, per amore, mormorano le preghiere più disperate e, sempre per amore, sibilano gli improperi più impronunciabili e, si sa, alcuni arrivano a compiere follie, si consumano, uccidono, piangono...e quello che tutti si chiedono è: si può davvero trovare quell'unica mezza mela in mezzo a miliardi di mezze mele? Naturalmente non lo so. La parte romantica di me tende per il sì. Quella cinica suggerisce che io sia un qualche altro mezzo frutto, per cui la risposta a quel punto, per me, diventerebbe del tutto irrilevante. Un'idea sull'argomento però credo che, più o meno, ce l'abbiamo tutti ;-)
sabato, aprile 12, 2008
La terra ha musica per coloro che ascoltano...

E' un breve estratto da Picnic a Hanging Rock, il libro che più mi ha colpito negli ultimi mesi, con una delle prose più belle in cui mi sia mai imbattuta durante la mia vita da lettrice. E' un romanzo in cui, secondo me, il tempo assume una piega particolare. Scene di pochi istanti si caricano di significati così intensi che, nei ricordi di chi le sta vivendo, sembreranno essere durati infinitamente di più. E poi c'è il mistero incalzante, la natura spaventosa e ricca, non ci sono protagonisti, ma tanti personaggi ciascuno dei quali, a suo modo, indimenticabile. E' il tipo di storia che vorrei essere in grado di scrivere io, come tante altre...
Non era pagina 161, ma spero che a Nabuck vada bene lo stesso ;)
che vaneggiava di
Catene,
Cose scritte da altri,
Titoletti fuorvianti
mercoledì, aprile 09, 2008
Quel che tu sei per me...

Direi di aver detto abbastanza e se da bravo impiccione volesse sapere ancora qualcosa...se ne riparlerà. Forse in un'altra vita, quando saremo entrambi gatti ;)
Ma...Sono l'unica che si lascia convincere a vuotare il sacco in questo modo? o.0
venerdì, aprile 04, 2008
Déjà vu

Un film di qualche anno fa suggeriva invece che fossero anomalie del sistema ma potremmo anche credere che altro non siano che scherzi di un'immaginazione troppo fervida.
A me però non interessa spiegare il déjà vu: poco importa da cosa nasca. Vorrei solo rievocare quella sensazione ambigua, di stupore e familiarità che a volte mi smuove. E' successo mentre leggevo le pagine di un certo libro: raccontavano una storia che una parte di me conosceva già. E ho provato qualcosa di simile trovando sul mio tacquino parole che avevo scritto molto tempo fa, in un tempo così lontano da poter essere davvero appartenuto a un'altra vita. Mi è sembrato incredibile che quelle parole fossero resistite ad ogni legame con la persona che le aveva ispirate.
E poi mi è successo di incontrare per strada un vecchio insegnante che, ne sono certa, non mi ha riconosciuta eppure penso che, in qualche modo, vedermi passare l'abbia colpito e forse per un istante, sono stata anche io il suo deja vu.
domenica, marzo 30, 2008
...E' sbagliato e non ha limiti...

Bah, buonanotte ai sognatori.
martedì, marzo 25, 2008
Gervaso: cactus alcolista del terzo millennio
Gervaso è un cactus come tanti altri. Vive in un vaso, nel terrazzino assolato di certi miei amici di Cosenza e, al contrario di tanti altri della sua razza, ha resistito alla proverbiale mancanza di pollice verde dei due individui che se ne prendono cura e che lo nutrono con quanto avanza di cene e festini e quindi birra, vino, alcolici in generale, fanta, coca cola e... perchè no? se capita anche caffè. Qualsiasi altra creatura, a quest'ora sarebbe morta, Gervaso (questo il nome scelto dai due cosentini per la graziosa piantina), gode invece di ottima salute e fa onore alla denominazione comune di "pianta grassa" dal momento che è arrivato a somigliare a un pallone verde con le spine.
Tutto questo delirio su un cactus che mai vi capiterà di incontrare nella vostra vita, mi serve a introdurre una nuova e sconvolgente rubrica: "Ditelo con i fiori e con le piante!". Navigando a caso su siti di giardinaggio ho scoperto tante cose simpatiche circa il linguaggio dei fiori. Alcune sono banali, è ad esempio di dominio pubblico la valenza simbolica di una rosa rossa, o ancora di quella gialla ma qualcuno sapeva che la rosa arancione è simbolo di fascino?
Naturalmente mi sono occupata per prima cosa dei miei fiori preferiti, e così ho scoperto che anche per i tulipani vale la regola per cui a colore diverso si abbina un significato diverso: il rosso è una dichiarazione d'amore, quello giallo rappresenta un amore disperato. Il papavero, che pur essendo un misero fiore di campo a me piace tanto, è il simbolo del sonno, il girasole per alcuni rappresenta l'adulazione per altri l'amore adorante...
Quale che sia il loro significato o la loro storia, i fiori mi infondono allegria =) ora però mi chiedo, che significato potrebbe mai avere, un giorno, vedersi regalato un Gervaso? o_O
Tutto questo delirio su un cactus che mai vi capiterà di incontrare nella vostra vita, mi serve a introdurre una nuova e sconvolgente rubrica: "Ditelo con i fiori e con le piante!". Navigando a caso su siti di giardinaggio ho scoperto tante cose simpatiche circa il linguaggio dei fiori. Alcune sono banali, è ad esempio di dominio pubblico la valenza simbolica di una rosa rossa, o ancora di quella gialla ma qualcuno sapeva che la rosa arancione è simbolo di fascino?
Naturalmente mi sono occupata per prima cosa dei miei fiori preferiti, e così ho scoperto che anche per i tulipani vale la regola per cui a colore diverso si abbina un significato diverso: il rosso è una dichiarazione d'amore, quello giallo rappresenta un amore disperato. Il papavero, che pur essendo un misero fiore di campo a me piace tanto, è il simbolo del sonno, il girasole per alcuni rappresenta l'adulazione per altri l'amore adorante...
Quale che sia il loro significato o la loro storia, i fiori mi infondono allegria =) ora però mi chiedo, che significato potrebbe mai avere, un giorno, vedersi regalato un Gervaso? o_O
venerdì, marzo 21, 2008
Di tutto un po'

E in mezzo a tutto questo vengo addirittura nominata in un meme, dal mio caro amico Coram, che è sempre troppo buono nel giudicarmi :P
Mi ha virtualmente recapitato un premio D-eci e lode, e ha così giustificato la scelta :
A Lieve, o meglio Ada, per la simpatia, per essere una persona che sa ascoltare, paziente e incantevolmente spensierata. E per i suoi racconti.
Spesso mi sento ben lontana da come lui mi ha descritta, ma mi riempie di gioia sapere che qualcuno mi vede così ^^.
Per questa volta non nomino nessuno, non perchè non esistano blogger meritevoli del premio ma perchè mi sono già beccata gli anatemi di mezzo web per aver coinvolto utenti pacifici in giochini e catene o_0...Ma per la prossima volta...Tremate! :P
che vaneggiava di
Catene,
Cianfrusaglie,
Ciarle,
Papaveri e Papere
domenica, marzo 16, 2008
Mediterraneamente
Sono a casa, per poco, ma abbastanza da rientrare nei ritmi di questa piccola città del sud che sabato mattina, come tutti le settimane, si è riempita di ambulanti e di bancarelle, tra le quali sono stata lieta di curiosare con la brava Nuvola. Il nuovo conservatorio si trova a due passi da casa mia, così quando per strada c'è silenzio, posso ascoltare la musica che viene da lì e siccome quando ero piccola, il mio vicino era un violinista, chissà com'è il suono del violino per me è diventato sinonimo di casa. E poi c'è il nostro mare. Per chiunque non sia cresciuto trovandoselo sotto gli occhi, il mare è l'estate, i costumi, gli ombrelloni, ma per chi era abituato a svegliarsi con nelle narici il profumo della salsedine, in tutte le stagioni, il mare è qualcosina di più. Se qualcuno mi chiedesse dove e quando mi sento a casa, potrei rispondere soltanto "qui e adesso" eppure, un po' di quel mare e di quella musica, li porto sempre con me.
martedì, marzo 11, 2008
Il libro è mio e non lo mollo!

A dire il vero, le parole "libro" e "prestare" pronunciate nella stessa frase, mi inquietano sempre un poco. E' quasi empirico che un libro prestato non torni più indietro. Appresi questa lezione nel lontano 1992 quando, ingenuamente, mi separai da una copia de "La Piccola Principessa" (abbiate pazienza, avevo 11 anni), che naturalmente non rividi mai più. Da allora presto i miei volumi solo a pochissimi e selezioni soggetti, dei quali prima mi preoccupo di conoscere l'indirizzo. I libri hanno quell'insolita qualità che permette loro di fondersi con l'ambiente circostante e dare l'impressione di avervi sempre fatto parte, ma un occhio allenato può in ogni caso essere in grado di riconoscere i propri. Contrariamente a quanto si possa credere, non sono di quelle persone che hanno una cura maniacale delle proprie proprietà e, specialmente in relazione ai libri, devo dire che mi piace "viverli": scriverci note a margine, sottolinearli, evidenziarli. Non mi interessa che restino nelle stesse condizioni in cui li ho comprati, purchè...Restino!
venerdì, marzo 07, 2008
Dove osano i polli
Sono abbastanza obiettiva da sapere di non essere una gran bellezza e qualora avessi dei dubbi a riguardo, non mancherebbe chi me lo farebbe notare (ogni riferimento ad Anonimi perditempo è casuale), tuttavia sono pur sempre una ragazza e, si sa, può capitare che qualcuno ci provi.
Anche quando fingono che non sia così le ragazze amano ricevere complimenti - che siano nei limiti della decenza- e possono nutritre una qualche tenerezza perfino per il più scalcagnato dei corteggiatori. Ci sono casi però in cui pur se il complimento non è offensivo e il corteggiatore, almeno all'apparenza, non è un caso umano, fare i salti di gioia non è comunque possibile.
Ieri sera stavo rincasando a piedi. Era un breve tragitto e a dire il vero ero quasi arrivata, quando mi accorgo che un'auto mi segue, a passo d'uomo, rasente il marciapiedi e contromano. Ero già pronta a rifilare le solite informazioni stradali quando il guidatore, che poi era anche un ragazzo carino, mi dice "Sei bellissima". Indossavo un piumino da eschimese e causa pioggia i miei capelli erano più o meno così, per cui in quel momento mi sono seriamente interrogata circa l'ideale di bellezza del suddetto ragazzo, ma non mi sembrava il caso di polemizzare, quindi ho ringraziato e ho continuato a camminare. Lui continua a seguirmi e mi chiede se possiamo conoscerci.
Immaginate la scena: le 10 di sera, in una strada deserta, sotto la pioggia, passa uno in macchina e ti chiede di diventare amici
Come dire di no a una richiesta del genere ?
Sono io ad avere idee bislacche in proposito o costui era un pazzo a credere di poter rimorchiare qualcuno in quella circostanza?...Oddio, forse se iniziava a grandinare... o_0 Ma lasciamo stare.
A parte, dicevo, i casi eccezionali, trovo che nella vita valga la pena buttarsi, anche se il due di picche è in attesa dietro l'angolo, il peggio che possa capitare è un no. Io a dire il vero non sono il massimo dell'intraprendenza, però si dà il caso che mi sia pentita solo di quando non ho tentato, e mai del contrario.
Non credo che questo post vi abbia resi più saggi, ma va bene lo stesso
Anche quando fingono che non sia così le ragazze amano ricevere complimenti - che siano nei limiti della decenza- e possono nutritre una qualche tenerezza perfino per il più scalcagnato dei corteggiatori. Ci sono casi però in cui pur se il complimento non è offensivo e il corteggiatore, almeno all'apparenza, non è un caso umano, fare i salti di gioia non è comunque possibile.
Ieri sera stavo rincasando a piedi. Era un breve tragitto e a dire il vero ero quasi arrivata, quando mi accorgo che un'auto mi segue, a passo d'uomo, rasente il marciapiedi e contromano. Ero già pronta a rifilare le solite informazioni stradali quando il guidatore, che poi era anche un ragazzo carino, mi dice "Sei bellissima". Indossavo un piumino da eschimese e causa pioggia i miei capelli erano più o meno così, per cui in quel momento mi sono seriamente interrogata circa l'ideale di bellezza del suddetto ragazzo, ma non mi sembrava il caso di polemizzare, quindi ho ringraziato e ho continuato a camminare. Lui continua a seguirmi e mi chiede se possiamo conoscerci.
Immaginate la scena: le 10 di sera, in una strada deserta, sotto la pioggia, passa uno in macchina e ti chiede di diventare amici


Sono io ad avere idee bislacche in proposito o costui era un pazzo a credere di poter rimorchiare qualcuno in quella circostanza?...Oddio, forse se iniziava a grandinare... o_0 Ma lasciamo stare.
A parte, dicevo, i casi eccezionali, trovo che nella vita valga la pena buttarsi, anche se il due di picche è in attesa dietro l'angolo, il peggio che possa capitare è un no. Io a dire il vero non sono il massimo dell'intraprendenza, però si dà il caso che mi sia pentita solo di quando non ho tentato, e mai del contrario.
Non credo che questo post vi abbia resi più saggi, ma va bene lo stesso

martedì, marzo 04, 2008
La musica ci salverà. Ma chi ci salverà dalla musica?
Volevo evitarlo, davvero ci ho provato a ignorare l'argomento, ma con tutto quello che si è detto e si continua a dire in giro di Sanremo, alla fine ho capitolato e ho deciso di buttare qui qualche osservazione sul festival. L' Anonimo Intellettuale mi ha fatto sapere di essere rimasto sgomento di fronte al criptico testo della Tatangelo. Mi sorprende che l'abbia udita, io cambiavo canale quando toccava a lei, purtroppo non sono stata abbastanza lesta di riflessi da perdere l'attimo impagabile in cui ha detto a Gigi che lo ama. Adesso ho gli incubi.
Della canzone che ha vinto posso dire solo una cosa: presto o tardi la canterò al Karaoke, non me ne vogliano i miei compagni di baldorie, se la prendessero con Jo di Tonno e Lola Ponce. Io tifavo per Max Gazzè. Lo avevo ascoltato la prima volta senza troppa convinzione, ma nell'esibizione con Marina Rei e Paola Turci la canzone mi è parsa davvero bellissima.
Le vallette erano belle, eleganti, vallettosissime, ma non ne sentirò la mancanza, di loro mi chiedo solo "Ma erano proprio necessarie?". Al che qualcuno mi dirà che neanche quello che scrivo io è necessario e nessuno me lo fa notare, ma voi avete miliardi di blog tra cui scegliere, mentre io, in definitiva, non ho nemmeno sky!
Due parole merita anche la giuria-ok lo so che gli italiani son tutti bravi a fare la nazionale meglio di Trapattoni e Sanremo meglio di Baudo- ma qualcuno me lo spiega con che criterio Frizzi, la Colombari e Fede stavano lì a sindacare su cosa è ascoltabile e cosa no?!!!! Ma siamo seri...Federico Moccia di melodia e intonazione ne sa quanto me. E per finire voglio dire una cosa che so già essere impopolare: a me Cammariere non è piaciuto per niente. La musica era piacevole, è vero, ma il testo? Sicuramente la fama di poeta non se l'è fatta con parole come quelle...
Ok, ho finito. E di Sanremo non ne parlerò più, almeno fino al prossimo anno ^^.
Della canzone che ha vinto posso dire solo una cosa: presto o tardi la canterò al Karaoke, non me ne vogliano i miei compagni di baldorie, se la prendessero con Jo di Tonno e Lola Ponce. Io tifavo per Max Gazzè. Lo avevo ascoltato la prima volta senza troppa convinzione, ma nell'esibizione con Marina Rei e Paola Turci la canzone mi è parsa davvero bellissima.
Le vallette erano belle, eleganti, vallettosissime, ma non ne sentirò la mancanza, di loro mi chiedo solo "Ma erano proprio necessarie?". Al che qualcuno mi dirà che neanche quello che scrivo io è necessario e nessuno me lo fa notare, ma voi avete miliardi di blog tra cui scegliere, mentre io, in definitiva, non ho nemmeno sky!
Due parole merita anche la giuria-ok lo so che gli italiani son tutti bravi a fare la nazionale meglio di Trapattoni e Sanremo meglio di Baudo- ma qualcuno me lo spiega con che criterio Frizzi, la Colombari e Fede stavano lì a sindacare su cosa è ascoltabile e cosa no?!!!! Ma siamo seri...Federico Moccia di melodia e intonazione ne sa quanto me. E per finire voglio dire una cosa che so già essere impopolare: a me Cammariere non è piaciuto per niente. La musica era piacevole, è vero, ma il testo? Sicuramente la fama di poeta non se l'è fatta con parole come quelle...
Ok, ho finito. E di Sanremo non ne parlerò più, almeno fino al prossimo anno ^^.
venerdì, febbraio 29, 2008
Che potere avrebbe l'inferno se i dannati non potessero sognare il paradiso?

Ho appena terminato Le Terre del Sogno, terzo volume della serie
Da buon inglese ha anche una sua ironia, che qua e là emerge più che altrove, per esempio durante la sua collaborazione con Terry Pratchett, come era ovvio aspettarsi. Come personaggio "pubblico" mi è anche molto simpatico, non è di quelli che si sentono dei in terra, e dimostra sempre molto riguardo per i suoi fan, che hanno un filo diretto con lui grazie al suo aggiornatissimo blog. Adesso spero di recuperare qualche DVD con Neverwhere, anche se la vedo difficile, di sicuro però, appena torno a casa, guarderò Stardust ;)
martedì, febbraio 26, 2008
Rimorsi forse, rimpianti mai, perchè non è per sempre ma finchè potrai

venerdì, febbraio 22, 2008
Non siamo soli nell'immenso vuoto che c'è...

Astrofili dilettanti e semplici curiosi, osservatori distratti e altri più interessati, con il naso all'insù hanno assistito a questo piccolo fenomeno e probabilmente, almeno per qualche istante, i loro pensieri si sono rivolti a un altrove indefinitivamente lontano, a spazi così distanti da non trovare neanche definizione.
Quando andavo al liceo, avevo il pallino per la geografia astronomica. A quel tempo avrei saputo elencare i nomi di tutte le lune di Giove e riconoscevo almeno le costellazioni più importanti di questo emisfero :P, e poi mi interessava l'ufologia, la fantarcheologia, i cerchi nel grano... Intendiamoci, non credo che le piramidi siano state costruite da civiltà aliene e nemmeno che ogni giorno qualche anonimo terrrestre venga rapito e sottoposto a misteriose analisi da intelligenze di un altro pianeta, però mi interessava sentire i motivi che avevano indotto altri a crederlo. Ciò non toglie che agli extraterrestri ci credo. Non ritengo che se ne vadano in giro per le galassie ad arrecare fastidio agli altri, ma penso che stiano laggiù, nella loro parte di universo, a vivere una vita che segue altri schemi, altri canoni, altre leggi. E penso che vada bene così. Non siamo soli nell'universo, ma da quegli Altri ci separano distanze fisiche e temporali tali che mi inducono a pensare che, probabilmente per sempre, potremo soltanto immaginarci a vicenda.
che vaneggiava di
Cronaca Fuxia,
Deliri,
Pensieri strani,
Spazi
lunedì, febbraio 18, 2008
Preferisco essere un sognatore fra i più umili con visioni da realizzare...

Parto da questa frase di Gibran che si riferiva ai sogni che si vivono di giorno, per parlare di quelli che compaiono di notte, anche se mi riservo di ritornarci su quelle visioni cui si riferiva il poeta ;)
Non credo a un significato specifico dei sogni, se non come frammenti della nostra vita che emergono nel momento in cui la nostra coscienza riposa, ma quando mi sveglio di soprassalto e il loro ricordo è ancora vivido, tanto che il battito del mio cuore è accelerato dall'emozione o dal timore, il mondo oltre il velo del sonno diventa oggetto di riflessione.
A volte mi chiedo come mai un tempo sognavo di più o perchè almeno ricordassi i sogni nel dettaglio, oppure mi chiedo come mai non riesca a svegliarmi nel momento in cui la finzione è scoperta e mi accorgo che sto dormento, o ancora mi domando dove sia finito il mio sogno ricorrente. Mi trovavo al mare e le onde cominciavano a crescere. Correvo in spiaggia, ma quelle diventavano più alte, costringendomi a fuggire via, in alto, correndo per le scale che erano l'unica via di accesso alla spiaggetta che frequento da quando ero piccola. Correvo, ma le onde erano sempre a un passo da me, finchè non giungevo a casa e mi chiudevo la porta alle spalle, ma l'acqua filtrava sotto l'uscio, e a quel punto il sogno terminava...Non esattamente un bel sogno, ma mi ha fatto compagnia in molte notti e adesso non più. Eppure, piuttosto che annegare, avrei tanto voluto sognare di volare. Qualcuno ha un sogno ricorrente? E li ricordate i vostri sogni? Ci credete? Io so di persone che dormono con un quaderno sul comodino per poter scrivere dei loro sogni appena svegli, chissà se anche fra voi c'è qualcuno che lo fa =)
venerdì, febbraio 15, 2008
Ti ricordi gli inverni delle fiabe?
Ci sono fiabe che mi sono sempre piaciute. Alcune non erano granchè contenutisticamente parlando, ma la voce e i gesti del narratore le rendevano speciali alle mie orecchie di bambina. Come cappuccetto rosso. Vi siete mai chiesti perchè i piccoli continuano ad ascoltarla anche quando ormai ne conoscono a memoria ogni parola? Buffo, ma è così.
Poi amavo le fiabe di Capuana. Ne ricordo una che si intitolava "Spera di sole". Era una ragazza bruttissima, ma la mamma le ripeteva sempre "Sarai regina se Dio lo vuole" e a me questa sembrava una rima eccezionale :P.
Ricordo anche le fiabe in cassetta, avete presente "A milleee ce neee, nel mio cuore di fiabe da narrar..."? Ecco, mi piacevano anche quelle e mi rimase impressa l'immagine di una scatola piena di farfalle in una che si intitolava "L'orologiaio". Tra le storie per bambini però, non posso dimenticare Alice nel paese delle Meraviglie, a cui mi lega soprattutto il cartone animato. Devo ammettere che un pò mi faceva paura, quando ad esempio comparivano i Palmipedoni, però adoravo lo Stregatto e il Cappellaio Matto e forse un mio rimpianto è di non aver mai incontrato nella vita nè un gatto nè un cappellaio che somigliassero loro.
Tra tutte le storie e le animazioni, la mia preferita era La Spada nella Roccia. Avevo la videocassetta e l'ho consumata a furia di rivederla. Anche adesso però devo ammettere che il mago Merlino e la maga Magò hanno un certo fascino :P.
Ci sono storie che vi hanno fatti sognare da bambini e magari continuano anche adesso che siete più grandicelli? Ci sono storie che avreste voluto scrivere voi e vi siete mai cimentati nel raccontare una storia a un bambino?
Io ci ho provato, una volta, ma con pessimi risultati :P
Poi amavo le fiabe di Capuana. Ne ricordo una che si intitolava "Spera di sole". Era una ragazza bruttissima, ma la mamma le ripeteva sempre "Sarai regina se Dio lo vuole" e a me questa sembrava una rima eccezionale :P.
Ricordo anche le fiabe in cassetta, avete presente "A milleee ce neee, nel mio cuore di fiabe da narrar..."? Ecco, mi piacevano anche quelle e mi rimase impressa l'immagine di una scatola piena di farfalle in una che si intitolava "L'orologiaio". Tra le storie per bambini però, non posso dimenticare Alice nel paese delle Meraviglie, a cui mi lega soprattutto il cartone animato. Devo ammettere che un pò mi faceva paura, quando ad esempio comparivano i Palmipedoni, però adoravo lo Stregatto e il Cappellaio Matto e forse un mio rimpianto è di non aver mai incontrato nella vita nè un gatto nè un cappellaio che somigliassero loro.
Tra tutte le storie e le animazioni, la mia preferita era La Spada nella Roccia. Avevo la videocassetta e l'ho consumata a furia di rivederla. Anche adesso però devo ammettere che il mago Merlino e la maga Magò hanno un certo fascino :P.
Ci sono storie che vi hanno fatti sognare da bambini e magari continuano anche adesso che siete più grandicelli? Ci sono storie che avreste voluto scrivere voi e vi siete mai cimentati nel raccontare una storia a un bambino?
Io ci ho provato, una volta, ma con pessimi risultati :P
che vaneggiava di
Cianfrusaglie,
DolceMente,
Leggerezze,
Papaveri e Papere,
Pensieri strani
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